Una festa sulla Nuova Paullese. Domenica 19 aprile il sindaco di Spino Paolo Riccaboni ha inaugurato i graffiiti dell’uscita Spino Est. Murales enormi di Neve e di Shine Royal e Max Gatto, più altri, di dimensioni più contenute, ma comunque importanti, di Nais, Asker, Weik, Cheone, Dado e Dakone. Dalla mattina la gente ha iniziato ad arrivare (tra loro, Antonella Rutigliano, maglia rosa, campione d’Italia e Spinese dell’Anno 2014), mentre Neve, finalmente – grazie a Diego Ardemagni – dotato di un braccio meccanico lunghissimo, ha potuto realizzare Atlante, a completare la sua opera (Atlante ha il suo volto, Pandora quello di sua moglie Tatiana, che lo ha raggiunto in serata), che sarà rifinita stamani. A dipingere il globo che Atlante ha sulle spalle, lo ha aiutato Dado, che nel frattempo aveva finito il suo muro: una scritta “Spino” stilizzata, in mezzo a un quadro della campagna locale, col cielo plumbeo, alberi, fiori, e il cartello “Spino d’Adda”.  Il graffito di Neve è ispirato ad un suo quadro, che sarà in mostra a Torino dal 13 giugno.

Nais da venerdì pomeriggio ha completato il suo pescione, ed è andata a Milano per realizzare un altro pezzo, quindi non era presente all’inaugurazione. Asker, Cheone e Weik hanno realizzato un’opera unica suddividendosela in tre parti. Centrale il bimbo con il viso sporco di vernice e un pennello in bocca di Cheone, sui lati gli splash di tempera di Asker e Weik. Finalmente sono stati quindi tolti i ponteggi da davanti e la murata è stata ammirata nella sua interezza. Dakone ha realizzato (ma non ancora finito) una cascata dietro a un colonnato, e un angelo che guarda la scritTa Senza Limiti, nome dell’evento.

Al lavoro durante tutta la festa di inaugurazione, cui hanno partecipato centinaia e centinaia di persone, che hanno ballato alla musica dei Miracode e pasteggiato con Il porcospino, Spino Pizza e gastronomia Gazzola, Shine Royal e Max Gatto, che hanno lavorato alacremente al loro muro, che finiranno stamani con  l’ultimo particolare: il bottiglione di spumante e il bicchiere. I lavorio di Max e Shine sono continuati fino alle undici di notte, illuminati dalla torre faro della Protezione Civile, che è rimasta a disposizione sino a quell’ora, e sono stati realizzati la porchetta coperta da blatte, la vespa sul piatto e completati il maiale-cameriere e la modella.

La festa, alla presenza delle autorità Silvana Comaroli e Fabio Calvi – che hanno mantenuto il profilo festaiolo e non hanno fatto discorsi – è stata aperta dalla benedizione da parte di don Enrico Bastia e da un breve discorso del sindaco, che ha ringraziato gli artisti e Damiano e Adamo Bonito. E quindi ha dato inizio alla festa.

Spino d’Adda con questo evento consegna un’opera d’arte alla storia. A tutti gli effetti può entrare non solo nei tour per appassionati di street art, ma anche nel tour dei paesi del Distretto Visconteo: il protoromanico a Palazzo Pignano, il trecento a Rivolta d’Adda, il quattrocento a Pandino, il settecento a Dovera e il contemporaneo a Spino d’Adda. Si sta pensando di realizzare delle cartoline ritraenti le opere, perché ora anche Spino ha un monumento da mostrare al Mondo.

 

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