Il titolo e l’immagine fanno intuire che stavolta Gabriele Pavesi si è buttato sul thriller. Una mano guantata di nero brandisce un rasoio in un fotogramma nero con la scritta: Il lavoro rende liberi. E’ così che si presenta la nuova produzione del filmaker cremasco su www.produzionidalbasso.com. Eh si perché stavolta il buon Pavesi vorrebbe fare molto di più, e coinvolgere più persone. E allora si lancia nel crowdfunding. E’ infatti iniziata la raccolta fondi per le riprese del nuovo film dell’autore di Metallari mannari a Crema e Profondo rosa.
Sono sei i tagli di finanziamento che si possono versare al film. Da 10 euro a 200. E come da tradizione in queste raccolte fondi sono diverse le ricompense. Si va da un grazie nei titoli di coda ad un essere produttore esecutivo della pellicola con nome nei titoli di testa, dvd, biglietto prima proiezione e possibilità di fare un cameo nel film. La campagna è appena iniziata e la raccolta fondi durerà circa 3 mesi. Alcuni lavori di ripresa sono già iniziati ma c’è assoluto riserbo sul contenuto della trama. La presentazione sul sito è inquietante:
“È giusto servirsi delle persone solamente per il proprio piacere?” Partendo da questo interrogativo come ci/si domanda un personaggio di Roy Andersson si vogliono esplorare i limiti dei compromessi che siamo in grado di accettare per un posto di lavoro, uno stipendio fisso, dei regali… Valentina è in cerca di lavoro e lo trova in un negozio dove presto si accorge di un crescendo di fatti e personaggi ambigui… Ritratto feroce del ricatto del lavoro che pervade i nostri tempi. Interpretato da attrici e attori professionisti e non.
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