«Caro Lupo, faccio persino fatica a chiamarti Ivano, perché ho la chiarissima consapevolezza della continuità fra l’uomo e il Partigiano, segno della dedizione personale alla democrazia, alla libertà e alla sconfitta del fascismo»: così Franco Bordo, Deputato di Sinistra Italiana, esordisce nella sua lettera indirizzata a Ivano Piazzi, che ieri, 3 aprile, ha festeggiato il novantesimo compleanno. «Questa mia piccola lettera di auguri suona come un ringraziamento perché non posso davvero non ricordate come senza di te, di voi e del vostro sacrificio niente di ciò che esiste nel nostro Paese sarebbe stato. Ho il grande onore di essere mandato a rappresentare i miei concittadini laddove si esercita la democrazia, ma ho sempre ben presente che l’avvio di questo grande meccanismo che, attraverso la libertà, tramuta sudditi e servi in cittadini, è stata opera vostra e tu hai dato un grande contributo a tutto ciò, a rischio della tua stessa vita», prosegue Bordo.
«Sei per me, lo dico senza timore, un fondamentale termine di paragone nel quotidiano lavoro parlamentare laddove risulta necessario essere fermi, con la schiena dritta, e contemporaneamente avere ben chiara la necessità di una positiva spinta costruttiva per l’Italia. Vi siete dati totalmente alla causa della libertà e tu non hai esitato a giocarti tutto per combattere il fascismo e far rifiorire il nostro Paese. Caro compagno Lupo, ti ringrazio dal profondo e ti porgo i miei più cari e sentiti auguri, con infinita stima», conclude Bordo.