Male anche la seconda di campionato quindi per la Pergolettese sconfitta, domenica scorsa (meritatamente) in casa dalla quotata e tosta Pistoiese. Sì decisamente la serie C, per la truppa gialloblù cremasca resta una categoria difficile, densa di insidie e ancora da decifrare. Ma è doveroso concedere il tempo necessario al Pergo per vedere l’effetto che farà e, soprattutto, per capire come affrontare al meglio i nuovi impegni agonistici. Nessun dramma tuttavia, le ostilità calcistiche sono solo all’inizio.

Domenica appuntamento a Busto Arsizio intanto per affrontare la forte, ma non irresistibile Pro Patria. Riusciranno i Contini Boys (il giovane tecnico “canarino”, pur bravo e vincente deve ancora maturare importanti esperienze in panchina. Ergo anche lui abbisogna di sana pazienza) a piazzare l’acuto? Lo scopriremo vivendo.

La serie C si sta rivelando durissima soprattutto per lo stadio, ormai datato e anacronistico, Voltini, impianto che ha subito parecchie trasformazioni per rispettare le vigenti normative.

Sì Crema meriterebbe uno stadio nuovo, moderno e funzionale da un’altra parte della città. Ma l’amministrazione comunale non può costruire da sola il complesso, ergo se qualcuno ha idee o voglia di dotare la capitale del Granducato del Tortello di un avanguardistico tempio calcistico pagano, ecco può tranquillamente rivolgersi all’assessore Fabio Bergamaschi, al Delegato allo Sport Walter Della Frera o al sindaco Stefania Bonaldi.

Datato e incerottato, il Voltini analcolico (che quando è aperto per football non si beve al suo interno) è tuttavia appassionato e denso di pathos “cannibale” allorquando il Pergo giuoca.

Stefano Mauri

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