In natura esistono circa 3000 specie di tafani . Questi “Ditteri” sono utili all’impollinazione per alcune specie floreali. Mentre i maschi si nutrono di nettare e polline , al contrario le femmine si nutrono di sangue dei mammiferi. Le punture dei tafani femmina sono a volte più fastidiose delle punture di api ,vespe e calabroni.
In città a Crema, ma anche in periferia quest’anno l’abbondanza dei tafani si è fatta molto evidente.
Le cause di questa abbondanza sono diverse , il caldo, l’umidità persistente di questa estate, i cambiamenti dei cicli agricoli , la sempre più ridotta diversità biologica e riduzione di predatori naturali. Pensiamo all’ordine degli insettivori per eccellenza come rondini , balestrucci e rondoni con una diminuzione stimata nella provincia di Cremona di oltre il 50% . Ma forse tutti non sanno che i primi accaniti predatori dei tafani sono una specie poco nota come i Gruccioni (Meros apiaster).
Uccelli coloratissimi dalle tinte tropicali . Estivanti e nidificanti anche nella pianura padana . Nel Cremasco hanno da parecchi anni costituito diverse colonie . La loro presenza da maggio a settembre è caratterizzata dalla nidificazione che avviene dentro buchi scavati nel terreno su aree incolte e marginali. Da un’osservazione fatta nelle ultime settimane possiamo affermare che : in una giornata tipo, la quantità di tafani che un solo gruccione cattura, varia da 30 a 50 prede, oltre ad altri insetti.
Ecco dunque che se si volessero lasciare incolte alcune piccole aree agricole o ripe meglio se leggermente sollevate dal piano campagna , potremmo trovare attraverso i gruccioni , un rimedio naturale ed ecologico al fine di diminuire sensibilmente la presenza di così grandi quantità di tafani.
Alvaro Dellera
In allegato foto di un gruccione che caccia un tafano (foto scattata in località Madignano CR.)