Nota, la lettera a cui fa riferimento Flavio Rozza è apparsa sul quotidiano La Provincia stamattina, ma siccome l’abbiamo ripresa anche noi pubblichiamo volentieri la risposta.

Gent.le Direttore, ho letto con stupore e disappunto una lettera a firma del sig. Tarcisio Zaffardi pubblicata sul Suo giornale.

Parlo di stupore e disappunto perché, quanto scritto, ha tutte le caratteristiche per essere definito un processo alle intenzioni. Il sig. Zaffardi giunge a delle conclusioni errate, frutto probabilmente di informazioni imprecise che – come lui stesso ammette – altro non sono che notizie estrapolate da vari siti internet (che, sappiamo tutti, non sempre sono garanzia di attendibilità). Si rimane basiti, però, nel notare che una persona seria e impegnata si sia lasciata trarre in inganno da un uso maldestro della rete. Inutile ribadire che le informazioni riportate su Povia non sono assolutamente veritiere; d’altronde una persona come Povia, che si impegna perché possa sempre essere garantita la libertà di espressione e di parola e per la tutela dei diritti dei più deboli, dubito possa essere accusata delle nefandezze riportate dall’incauto autore della lettera.

Va altresì detto, per completezza di informazione, che l’evento previsto per il prossimo 27 gennaio, dal titolo “Invertiamo la rotta. Contro la dittatura del pensiero unico” non è correlato ad alcuna iniziativa politica. Il movimento culturale/politico denominato “Popolo della Famiglia” si è solo attivato per promuovere l’evento. Tra gli spettatori ci saranno sicuramente anche componenti del suddetto movimento, come d’altronde riteniamo potranno esserci (anche solo per curiosità) persone appartenenti a partiti e movimenti vari. Di certo, e di questo gli organizzatori si fanno garanti, non ci saranno simboli di partito e non si parlerà di schieramenti politici o di politica locale. L’evento è solo ed esclusivamente di carattere culturale, finalizzato ad approfondire tematiche correlate a questioni oggi molto dibattute (gender, libertà di espressione, unioni civili, obiezione di coscienza, famiglia). Tematiche che verranno intercalate con canzoni di Povia, che di certo nulla ha a che fare col movimento “Popolo della Famiglia”. Preciso infine che l’avv. Gianfranco Amato – principale relatore – verrà nella veste di presidente dell’associazione “Giuristi per la Vita”.

Al sig. Zaffardi, e a quanti sollevano dubbi sull’opportunità di svolgere tale evento in locali correlati alla Parrocchia, rivolgo l’accorato invito ad essere presenti la sera del 27 gennaio. In tal modo potranno rendersi conto di persona che i contenuti dell’evento non sono riconducibili  ad alcuna area politica. Giudicare senza aver visto un evento e senza aver acquisito adeguate informazioni non è mai prudente. Colpisce, però, che si voglia agire per silenziare una conferenza/concerto che si propone proprio di difendere la libertà di espressione contro la dittatura del pensiero unico. Lettere come quella inoltrata dal sig. Zaffardi dimostrano che non tutti gradiscono il pluralismo delle idee.

 

Flavio Rozza

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