Domenica pomeriggio, presso il teatro dell’oratorio di Casale è stata celebrata la giornata internazionale della donna dell’8 marzo che, per questioni organizzative, è stata posticipata di pochi giorni.
Dopo la sosta di due anni a causa della pandemia, la Consulta pari opportunità del Comune ha organizzato un evento con la voglia di ripartire e tornare ad una vita più normale e agli appuntamenti pubblici.
L’avvio della guerra in Ucraina il 24 febbraio ha cambiato il clima, ma non ha interrotto la programmazione.
Dopo il saluto del presidente della Consulta Luigi Ambrosini, ha preso la parola Donatella Mascheroni che, a nome della Consulta stessa, ha introdotto la manifestazione. Ha citato le donne ucraine e le madri russe e sostenuto la necessità della sospensione della guerra a favore di un accordo di pace.
Donatella Mascheroni ha ricordato le donne vittima di violenza in Italia e nel mondo.
Ha accennato all’iniziativa dei Tulipani rossi che dal 2018, in occasione della giornata contro la violenza alle donne, nel mese di novembre ha visto piantare nell’aiuola presso la casa dell’acqua del comune, circa 2000 bulbi, appunto di tulipani rossi. La fioritura è prevista tra poche settimane.
«È nostro desiderio – ha sottolineato Donatella Mascheroni – che la festa della donna non si limiti al giorno stabilito, ma si ripeta 365 giorni l’anno».
Ha poi presentato lo spettacolo In nome della madre della cremonese Chiara Tambani, tratto dall’omonimo romanzo di Erri de Luca. È la straordinaria vicenda di una donna che ha detto sì ad una vita miracolosa, ma soprattutto è la storia molto umana di una madre con le sue paure e le sue speranze, pronta a sfidare il mondo per proteggere il suo bambino.
«È un testo che si adatta alla triste attualità di questi giorni perché in questo spettacolo si parla dei soprusi della guerra e del coraggio di una donna di portare a termine la gravidanza in una situazione di grande difficoltà».
Dopo la presentazione è intervenuta Barbara Cerioli in rappresentanza dell’Associazione Donna sempre di Crema.
Ogni anno, infatti, alla manifestazione viene invitata un’associazione che si interessa delle problematiche delle donne.
«La nostra associazione – ha spiegato Barbara Cerioli – è al fianco delle donne con tumore al seno e da oltre vent’anni si impegna a fare informazione, promuovere iniziative e sensibilizzare in merito al tema della prevenzione e del prendere cura». Poi ha precisato: «e se anche nel nostro territorio il cancro della mammella è il tumore più frequente nella popolazione femminile, a maggior ragione la prevenzione ricopre un ruolo fondamentale nel percorso diagnostico-terapeutico».
Poi Barbara Cerioli ha concluso: «L’Unita di senologia dell’ospedale maggiore di Crema, di fatto, garantisce lo svolgimento delle attività dell’intero percorso diagnostico: dalla prima visita, agli esami, all’intervento, alle terapie fino al controllo negli anni».
Prima di chiudere, la rappresentante di Donna sempre ha ricordato Elena Dizioli, della Consulta pari opportunità e aderente all’associazione e venuta a mancare due anni fa.
Terminati gli interventi, è iniziato lo spettacolo.
L’intero ammontare delle offerte libere fatte dal numeroso pubblico presente alla manifestazione sarà devoluto a Donna sempre.