La notizia è stata che in otto giorni di festival non c’è stata la notizia. Ha chiuso domenica 7 luglio la decima edizione di ArtShot. Manifestazione tornata sotto l’egida del comune di Crema, dopo tre anni di esilio dorato presso la Fondazione San Domenico, dopo il famoso caso Nemo’s.
Storicamente le aperture del festival, e tutte le serate di svolgimento, delle manifestazioni degli ex ragazzi della Consulta dei Giovani sono sempre stati un esplosione di inventività, con spesso annesse polemiche. Invece quest’anno tutto ordinato e quieto.
Sono lontani definitivamente gli anni dei funerali alla noia con l’arrivo della polizia, dei concerti con bestemmie in diretta radio, dei quadri che denunciano la pedofilia nella chiesa che fanno il giro del mondo.
Già sin dall’apertura, il gruppo organizzatore in fila al bancone accoglienza della Sala Agello, con la maglia rossa d’ordinanza, poche parole di una delle rappresentanti: “benvenuti, divertitevi come ci siamo divertiti noi”. Qualcuno ha in braccio i propri figli, i ragazzi sono davvero cresciuti.
La mostra non aveva opere scandalose, angoli nascosti pronti a creare polemica, se si eccettuano un paio di provocazioni minori, una bambola gonfiabile messa al tavolo di un ristorante, un Ultima cena con Gesù lasciato solo al tavolo dai suoi commensali e il ritorno di Nemo con una maxi opera che denuncia lo strapotere maschile e i femminicidi: un enorme simbolo maschile che trafigge una donna, il tutto realizzato con i bigini del Viagra.
I ricordi dei momenti tesi della manifestazione erano affidati ad una teca in cui erano riportati in bella fila decine di articoli dei giornali cremaschi che ricordano le tante vicende di questi dieci anni di festival collettivo.
Un festival sopravvissuto a se stesso, ad una classe politica che non lo aveva capito e lo avrebbe messo in soffitta, alle stesse piccole follie degli organizzatori che stavolta sono davvero diventati grandi e dimostrano quello che qualcuno ha sempre saputo e scritto sin dal 2003: che questo gruppo è una risorsa estremamente importante per la Città Giocattolo.
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