Questa mattina mi sono recato ad incontrare i lavoratori della Koch di Bagnolo Cremasco presso il presidio organizzato davanti alla fabbrica. Come un fulmine a ciel sereno, la proprietà ha annunciato la volontà di chiudere lo stabilimento e lasciare a casa gli oltre 100 dipendenti che vi lavorano e di volerlo fare entro 70-90 giorni.

Con loro ho interloquito sulla situazione e raccolto informazioni che destano stupore e sconcerto dato che lo stabilimento si trova in piena attività e nei mesi precedenti sono state respinte commesse importanti. Non si riesce a capire la strategia dell’azienda, ma ritengo che la chiusura di una realtà produttiva così importante per il nostro territorio e per il paese, sia inaccettabile se fatta non sulla base di motivazioni industriali, ma solo per ragioni di aumento dei profitti.
Ho assicurato ai lavoratori che chiederò l’immediato coinvolgimento dei Ministeri del Lavoro e dello Sviluppo Economico affinché sia chiesto all’azienda di non attivare le procedure di mobilità in questi giorni, così da poter rinviare la questione a settembre, per concordare il da farsi assieme alle parti sociali e con il coinvolgimento delle istituzioni, al fine di scongiurare la cessazione dell’attività e la chiusura dello stabilimento.
On. Franco Bordo

 

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