Il mio papà, e non faccio tanto per dire, l’aveva capito al volo quale sarebbe stato il mio futuro dramma esistenziale: “Oèi Rita”, diceva spessa a mia madre, “, va bene che il dottore ha detto che c’ha un poco di scogliosi, ma secondo me quello lì c’ha anche la cannetta di vetro. Te guardalo. Quando gioca alla cavallina l’è sempre appoggiato al muro.”
“Nino, tè sei proprio un bamba. Con quella roba lì che gli storta la schiena, pensa se gli arriva sulla groppa il Ciccio Bombolo Cannoniere, magari con tre bombe nel sedere, si fa male e poi gli viene la gobba.”
“Maa, magari gliela raddrizza…”
“E dài Nino, vedrai che quando sarò il momento saprà ben lui come saltare la cavallina, magari perché glielo ha insegnato il suo papà, eh?!”
A quel punto il babbo lasciava cadere il discorso, ma non il bisbiglio malandrino: “Effettivamente, anche se sei appoggiato al muro, basta sapere dove mettere le mani.”
“Scemo! Vieni amore, non dar retta a quello lì.”
Beppe Cerutti
La foto è stata presa dalla pagina facebook Milano sparita e da ricordare