Un caldo successo ha riscosso il bel concerto con Paolo Bonomi, che si è esibito con l’Ensemble d’archi “Luca Marenzio” del Conservatorio di Brescia. Ecco i nomi dei due eccellenti violinisti: Federico Rovagnati e Silvia Muscarà, maestro concertatore Luca Morazzutti. – Non si poteva scegliere cornice più degna per questo evento prezioso, infatti la sala è elegantissima nella sua sobrietà, l’organo è uno strumento magnifico e la campagna circostante trasmette pace e serenità. –
L’organo è opera del M° Pietro Pasquini, che ha assemblato diversi elementi di varia provenienza, ottenendo un risultato assolutamente di qualità. . Abbiamo ascoltato il CONCERTO in re min. BWV 1043 (2 violini B.C.) nei tempi Vivace, Largo ma non tanto, Allegro, di J.S. Bach al quale è seguita la FANTASIA E FUGA in do min.BWV 537 (organo) sempre di Bach. . –
Quindi ecco la delizia di tre Sonate da Chiesa: in do magg. KV 336, in fa magg. KV 224 e in do magg. KV 328 (archi, organo) di Wolfgang Amadeus Mozart, che non ha bisogno di presentazioni. – I musicisti si sono distinti per la preparazione disinvolta e l’interpretazione pertinente dei brani proposti dei quali hanno saputo evidenziare ll significato più riposto, con squisita sensibilità e aderenza all’universo poetico degli autori. –
Abbiamo infatti potuto cogliere lo sconfinato fascino delle pagine bachiane, ma anche la freschezza delle straordinarie sonate di Mozart. – Inoltre siamo stati calati in pieno barocco con il suono dell’organo appena inaugurato , che la bella performance di Bonomi ha valorizzato al massimo. – In certi momenti siamo stati sopraffatti da un’atmosfera quasi mistica per l’intensità dei passaggi più suggestivi. – Il pubblico, numeroso e attento, ha risposto con caldi applausi davvero meritati, che hanno ottenuto un lungo bis a conclusione della giornata che ha lasciato tutti davvero soddisfatti.
Eva Mai