Allora, detto che eccezion fatta per Alborghetti (ma del resto non si può aver tutto dalla vita), la Pergolettese (anche se Pergocrema è meglio) ha confermato tutti i migliori della passata stagione. Sottolineato che, tra i tanti e validi volti nuovi, beh sono arrivati veri e propri pezzi da novanta (alla corte del bravissimo trainer Paolo Curti) del calibro di Claudio Poesio (vedi foto: centrocampista offensivo esperto in grado di fare la differenza a queste latitudini) ed Emanuele Ferrario (il bomber che serviva) ecco, fermo restando che qualcosina in entrata arriverà (ancora) per rinforzare la difesa, senza dubbio, il Pergo si appresta a ripartire vestito elegantemente da top club in grado di lottare per vincere il suo torneo d’appartenenza, derby col Crema compresi e, quindi salire in Lega Pro… là dove osano le aquile calcistiche e laddove la realtà cremasca “canarina” (per carità senza nulla togliere agli ambiziosi cremaschi nerobianchi) merita di avere un suo team come ai bei tempi andati degli Andreini, di Lord Max Aschedamini, di Stefano Bergamelli, dello stesso Cesare Fogliazza (voto 10 per la campagna acquisti sin qui condotta) e … non solo.
Calciofilo appassionato, profondo conoscitore della materia e dei suoi vasti, complessi, complicati e variegati, canali coi procuratori compresi … ovviamente, aspetti, Fogliazza dopo aver fatto grande il Pizzighettone che fu e assaggiato, pur per una breve parentesi, il professionismo anche col Pergo, ben supportato dal presidente Max Marinelli (altro calciofilo bravo e rampante), stavolta ha una voglia matta di dire la sua e di arrivare il più lontano possibile. Buon viaggio Pergolettese, con la certezza che il meglio deve ancora venire.
Stefano Mauri