Detto che il fallimento del Pergocrema e il seguente accorpamento tra Pizzighettone e Pergo datato 2012, ecco, inevitabilmente in città ha provocato, nel popolo cannibale una frattura difficile da aggiustare e per certi versi (e per qualcuno) insanabile. Sottolineato nuovamente come quella svolta, forse, meriterebbe un incontro – dibattito pubblico sereno per spiegare certi meccanismi di tale accorpamento, ecco tutto ciò ribadito, adesso urge chiamare a raccolta i cremaschi di fede gialloblù per sostenere, in questo momento delicato, caratterizzato dalle recenti sconfitte, la squadra che domenica prossima affronterà il Dro tra le mura amiche, ahimè sempre poco affollate nonostante la partenza a razzo dei Curti Boys, del Voltini.
Allora, la rosa costruita dal deus ex machina Cesare Fogliazza, pur, in mezzo a qualche fisiologica lacuna è tosta, ma probabilmente, per carità salvo colpi di scena (auspicabili, naturalmente), ecco non è nata per stravincere il campionato, ma per lottare ogni domenica. E sin qui, i ragazzi allenati dal bravo Paolo Curti e cari, tra gli altri, al presidente Massimiliano Marinelli, almeno questo obiettivo l’hanno raggiunto. Adesso però bisogna riprovare a raddrizzare subito, così per vedere l’effetto che fa, la rotta, cercando, magari vendendo qualche pezzo pregiato (Carletti?) comunque sostituibile e soltanto dietro richieste ad hoc, per far cassa da reinvestire, di rinforzare se e dove possibile, la compagine in questa parentesi del calciomercato di riparazione invernale aperto da poco. Nessuno chiede la luna, ciò che conta è che in campo i ragazzi continuino a lottare e, che … chi simpatizza per la Pergolettese torni al Voltini a fare il … tifo.
Stefano Mauri