Ti guardi

 

A volte,

da fuori ti guardi,

spii i tuoi passi

e ti giudichi

come se un’altra fossi.

T’intuisci, rifletti…

Il supplizio è quando

non ti riconosci

e non ti accetti:

ti odi, ti ami e ti perdi.

Poi, stanca ti fermi,

riesamini i giorni;

ti siedi,

mi parli, ti parli,

rifiati e riparti.

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