Le notti folli degli italiani, tra discoteche, discobar e nightclub, anche se l’universo disco (come ricorda spesso il designer artista e nottologo Beppe Riboli) non è più comunque quello di una volta, ad aprile sono state il tema di due serie di documentari (Party People Italia e Vedo Nudo) trasmessi rispettivamente da Raidue e Cielo. L’autore, il regista Alberto D’Onofrio è stato pure intervistato dal settimanale Vanity Fair (ci lavora e ci scrive la brava giornalista cremasca Camilla Strada) il quale, tra le altre cose, ha sottolineato il fatto che in discoteca, tipo per esempio al bresciano Qi di Erbusco (meta preferita da tanti cremaschi e cremasche) ci si va ancora sostanzialmente per cuccare e così può essere che il sessantenne ci provi con una ventenne.
Nell’ambito della serie (Cielo) Vedo Nudo invece, docufiction dedicata al night e ai sexy bar, D’Onofrio a Vanity ha menzionato il quarantenne di Cremona pizzicato al Play Girl’s (sexy locale cremonese … conosciuto assai pure a Crema) convintissimo, dopo due storie finite male con altrettante spogliarelliste, di ritrovare l’amore proprio lì, al nightclub. Per la serie dunque l’amore si cerca anche al night, mentre sesso o scappatelle (in certi motel il picco di presenze si registra al venerdì quando coniugati o fidanzati sono in libera uscita canonica, ndr) si cercano in disco.
Stefano Mauri