Lunedì scorso 12 ottobre, Le Iene, a modo loro si sono (giustamente) occupate dell’ex Ferriera Servola di Trieste, azienda dallo scorso mese di dicembre entrata nella Galassia Arvedi. E ha fatto bene la trasmissione Mediaset di Italia Uno ad occuparsi dell’unità produttiva triestina, realtà che se da un lato garantisce lavoro (cosa preziosa in questi tempi di crisi) d’altro canto, purtroppo presenta per così dire gravi problemi ambientali.

Problemi che negli anni scorsi avrebbero creato gravi, per non dire gravissimi problemi di salute ed eco ambientali agli abitanti della zona e al territorio. Ebbene, dal suo insediamento, ribadiamolo datato dicembre 2014, l’Arvedi Group, in sinergia con le istituzioni locali e nazionali ha lavorato principalmente sui seguenti due fronti: garantire e incentivare l’occupazione e mettere a norma i vecchi impianti cercando di riportare, il prima possibile, la situazione generale verso la normalità. Cinque mesi fa poi sono arrivati macchinari nuovi di zecca, a norma coi parametri ambientali, potenzialmente in grado di favorire, a breve, condizioni di lavoro migliori e nuove occupazioni.

Ed erano anche questi aspetti che Le Iene (forse) dovevano evidenziare poiché se è vero che in passato il sito di Servola ha causato gravissime problematiche, ora bisogna sottolineare che il Cavalier Giovanni Arvedi ha cambiato passo e, anche se sarà difficile, le cose presto muteranno (e qualcosa si muove) e miglioreranno. Già nel maggio scorso un articolo pubblicato sul Piccolo di Trieste aveva evidenziato il nuovo approccio imprenditoriale del nuovo management insediatosi a Servola. Avanti tutta quindi nel rispetto di chi ha pagato un prezzo caro per l’ex Ferriera e rispettando chi ci lavora, chi ci vuole lavorare e quanti stanno mutando passo. Ribadiamo che Le Iene sono bravissime e il loro format merita sinceri applausi, ma dalle parti di Servola Trieste se l’attualità certamente va commentata (ci mancherebbe), sicuramente non va demonizzata.

Stefano Mauri

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