Al mercato si va non solo per far la spesa. Al mercato ci s’incontra, si chiacchiera, ci si scambia informazioni sui rispettivi acciacchi, siano essi di stagione oppure d’età. Al mercato a volte si muore. Ammazzati. È la triste sorte toccata al più idiota dei soliti furbetti, perché per un tentativo di borseggio se ne vien fuori con quattro sganassoni, poi arriva la polizia e la cosa finisci lì. Ma se ti metti a picchiare brutalmente una ragazza in quello che è per antonomasia il gineceo, qualsiasi sia la latitudine, allora proprio te la sei andata a cercare. Le donne del mercato possono accettare una scenata di gelosia, perché tutto sommato le diverte, ma se alzi le mani scatta automaticamente quel misterioso meccanismo di solidarietà (e complicità) che fa dell’aggressore un morto sicuro.
Linciato, con colpo di grazia: un tacco da dodici centimetri ficcato nell’occhio. Impossibile trovare la proprietaria della calzatura. Nel giro di pochi minuti centinaia di donne s’erano scambiate le scarpe.
Beppe Cerutti