La pagina Facebook dell’Araldo cremasco racconta spesso belle storie legate alla città. Ad esempio quella del Famedio del comune di Crema. Si legge:

Nella parte dell’ex Corpo di Guardia del Palazzo Pretorio (costruzione guelfa del 1286), in fregio alla Piazza, fu istituito nel 1876 il Famedio progettato dall’Ingegner Felice Francioli. Lo spazio era recintato da un cancello e sulla parete vi erano due lapidi a ricordo Caduti delle Guerre d’Indipendenza e l’Unità d’Italia (1848-1870), attorno le statue-busti dei benemeriti cittadini cremaschi: Stefano Allocchio, Giovanni Maria Cavalleri, il busto di Pietro Donati (opera dello scultore verista Francesco Barzaghi) e la lapide di Francesco Grassi poi esposta nei chiostri del Museo Civico di Crema. Nei primi anni del dopo guerra fu aperto un passaggio verso Via Forte e perciò cambiò la dislocazione e una delle lapidi, la più piccola traslocò al Museo. La bombarda preda bellica austriaca della prima Guerra Mondiale donata dalla famiglia a ricordo del Tenente Generale Fortunato Marazzi nel 1929, fu posta davanti alla bella Colonna Votiva nel parco delle Rimembranze, tuttora visibile in brutte condizioni conservative.

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