È morto Salvatore Schillaci, per tutti Totò. Giocò, tra le altre, per Juve, Inter e Nazionale. In azzurro coi suoi gol aveva infiammato l’Italia per un’estate, quella del mitico Mondiale del 1990: era malato di tumore al colon ed era già stato operato due volte. Aveva vinto tante battaglie, sul campo e fuori, nella sua seconda vita. Questa volta non c’è riuscito. Era nato a Palermo il 1° dicembre 1964 e si era sposato due volte, con Rita e Barbara: lascia tre figli, Jessica, Mattia e Nicole. Ebbene, durante la sua carriera, Totò ha interagito con due calciatori cremaschi: Riccardo Ferri (in nazionale proprio a Italia Novanta e all’Inter) e Mario Donelli, preparatissimo allenatore, calciofilo e insegnante di calcio. Ecco il ricordo, di Schillaci, del soncinese Donelli: “Un simpatico aneddoto mi lega il grande Totò.
Lui nella rappresentativa siciliana io in quella lombarda, me lo ricordo benissimo nonostante siano passati tanti anni.
Fece goal su punizione, una cannonata dritto per dritto che sorprese il nostro portiere.
Pareggiammo poi dopo noi su mio assist ad un mio compagno.
Andammo ai rigori, e io rigorista della squadra a tirare come quinto, e sbagliai purtroppo, palo interno e niente gol, e niente finale! Perdemmo così la possibilità di andare in finale contro il Piemonte che aveva vinto contro la Puglia .
La finale la giocarono prima del derby Bari – Taranto di serie B davanti a 30.000 spettatori al vecchio “Stadio della Vittoria”.
Noi giocammo il mattino su un campo in terra battuta vincendo con la Puglia e arrivando terzi.
Ogni tanto mi viene in mente questo episodio, un mio errore mi fece e ci fece perdere la possibilità di giocare questa finale davanti a così tante persone… Lo ricordo con un velo di tristezza ma anche con il sorriso, senza sensi di colpa.
Sono bellissime esperienze che ti porti dentro per tutta la vita. Riposa in pace persona umile e vera”.
Per il produttore (televisivo e cinematografico) scrittore Pietro Valsecchi da Crema, Schillaci recitò una parte nella fiction “Squadra Antimafia”; dulcis in fundo, fu spalla e riserva di Vialli nella rappresentativa azzurra. Contro l’Austria, nelle magiche notti di Italia 90, la palla di entrare non ne voleva sapere. Nel secondo tempo però, Gianluca Vialli si inventò un cross per Totò, il quale segnò un gran gol.    

stefano mauri

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