Mirko Volpi è nato a Nosadello, quindi nell’Alto Cremasco e nella Bassa Cremonese nel 1977 ed è un ricercatore in Linguistica, specialità Dante Alighieri, all’Università di Pavia, Oceano Padano (Laterza Editore) per così dire è il suo primo saggio, ed è una fatica letteraria interamente dedicata alla Bassa, o meglio, alla campagna cremonese (e cremasca).
Del resto, come dice l’autore <Il vero abitante dell’Oceano Padano non ama il mare salato, non lo capisce, se ne tiene alla larga. Ci irrighi mica i campi con l’acqua del mare> – pensa e ripete l’uomo agricolo (e Mirko Volpi attraverso di lui, ndr) l’archetipo eterno della Bassa, colui che ama solo le rogge, i pesci di dosso, le polle d’acqua sorgiva … la campagna. Perché l’Oceano Padano galleggia su tre elementi: acqua, letame, burro.
E le donne Bassaiole come sono? Scopriamo leggendo un passo tratto dal capitole “Donne” di Oceano Padano (libro da leggere, rileggere e studiare) : < … Le donne del paese, e non solo le vecchie sciure pettegole, accusano volentieri di puttanismo le altre donne. Inclinazione universale, è vero, e dunque trascurabile, non fosse per un tutt’affatto locale understatement, non lontano da una atavica accettazione delle eterne dinamiche di questo mondo – nonché dell’imbecillità dei mariti>.
E ancora, sempre leggendo il libro di Volpi: < Immaginatevi La grande bellezza, il film, nella pianura lombarda, qui a Nosadello, il protagonista si potrebbe chiamare Giusep Gardèla>.
Oceano Padano, saggio che non può mancare nelle nostre case. Bravo Mirko Volpi. Chapeau!
Stefano Mauri