Allora, direttamente sul sito internet del locale cremonese, si legge, letteralmente (spiegazione azzeccatissima) che: “Quadrophenia è un ristorante fuori dagli schemi: il meglio della cucina internazionale, una selezionata carta dei vini, ottima birra spillata a pompa, distillati di gran pregio, il tutto in un ambiente ricco di richiami a quell’atmosfera British degli anni ‘70”. Già, nel regno dello chef: straordinario professionista e grande innovatore che sa ancora sognare in cucina, marco Prandini, praticamente si mangia a Cremona, ma pare, grazie agli arredi interni, alle atmosfere magiche che si respirano, di essere a Londra. Eh già: mangiare, nel regno del “Prando” soprattutto è un’esperienza. E se non avete ancora aperto la porta del suo localino in via Porta Po Vecchia, beh fatelo al più presto. Il menù è diviso nelle sezioni: “dal territorio” (maggio alla cucina padana) e “dai miei viaggi (una straordinaria finestra sul mondo). E … credetemi, ogni piatto merita. Il Moccolotto Cacio e Whisky con Guanciale e Rosmarino è un qualcosa di incredibilmente gustoso, un tour gastronomico tra Lazio e Inghilterra, un’esplosione di gusto unica, sublime, eccezionale veramente direbbe Diego Abatantuono. Il Riso al Salto con Padellata di Mare in Guscio? Un quadro colorato d’autore, un incanto per tutti i sensi, una tentazione seducente a cui, credetemi, non si deve resistere. Ah … i classici Marubini della Tradizione ai Tre Brodi di Marco, proprio come Al Bano al Festival di Sanremo, non deludono mai. E sono l’unica gioia, in provincia di Cremona, dell’inverno altrimenti malinconico. Insomma: Mangiare (da Dio) a Cremona, sentendosi a Londra? Al Quadrophenia di Cremona si può. Chapeau a Chef “Prando”!
stefano mauri