Enologo, attore protagonista col ristorante di famiglia (e locale storico, nonché Wine Bar ed enoteca) Cà Barbieri della ristorazione cremonese – cremasca, commerciante, opinionista, sportivo appassionato (tifa Milan, Cremonese e Vanoli Basket) e qualificato, Mario Barbieri (nella foto è quello alla vostra sinistra ed è in compagnia del figlio Dino, ndr) è insomma la persona giusta per fare il punto della situazione sullo stato della ristorazione, e non solo, nella provincia di Cremona. No?

Come vanno le cose nell’ambito del settore che ti vede, da sempre praticamente, impegnato?

Diciamo che il sistema guarda ormai più alla qualità che alla quantità e, tutto sommato, nonostante le innegabili difficoltà economiche, ecco regge, pur non senza fatica. Rispetto al passato, ai tempi andati allorquando iniziai a lavorare in questo ambiente, beh l’enogastronomia è cambiata assai, c’è più offerta e in generale, l’alimentare si difende. Del resto siamo sempre di fretta, i single aumentano e nessuno ha più voglia o tempo di cucinare, così la gente esce, va al ristorante o in pizzeria.

A Crema ci sono sempre meno pizzerie mentre aumentano i cosiddetti ristoranti etnici cinesi e giapponesi…

Per carità, ben vengano le proposte gastronomiche popolari, ma bisogna che l’offerta rispetti tutte le normative vigenti, mentre la domanda deve stare attenta, molto attenta a ciò che si mangia. Nel Cremasco le pizzerie sono in calo? Strano, altrove reggono bene.

La politica sostiene abbastanza il vostro lavoro?

In Italia i politici sono contro chi fa impresa a prescindere. Tra tasse, burocrazie, balzelli, obblighi, oneri e pressioni di vario genere, la politica opprime il settore in cui lavoro e che rappresento.

Ti piacciono i Tortelli Cremaschi?

Quando posso scappo a Quintano e mangio quelli del Rosary (da quelle parti in via IV Novembre ne fanno una versione pure con la pasta al cacao, ndr).

In giro si dice che in quel di Cà Barbieri si mangia bene…

Sì? Bene, sono felice. Partiamo dal presupposto che uscire a pranzo o cena è cosa buona e giusta da fare il più possibile, ciò detto noi, con un buon rapporto qualità prezzo cerchiamo di accontentare i gusti della gente e di preparare quei piatti… semplici, come quelli che una volta ci preparavano le nostre mamme o le nostre donne.

Hai un sogno nel cassetto?

Che i politici si facciano popolare aiutando concretamente chi lavora e chi fa impresa.

Si fa un gran parlare oggigiorno dei cosiddetti vini naturali?

Francamente non capisco certi discorsi, determinati ragionamenti chiusi. Tutti i produttori che lavorano bene rispettando norme e consumatori, secondo me, alla fine fanno vini buoni e naturali. No?

Stefano Mauri

 

(Visited 150 times, 4 visits today)