Ero li che aiutavo la bresaola a fare i compiti quando sento un forte profumino di begonie. Disegno una carabina su un quaderno a righe e la impugno. Sparo al delizioso profumino e subito mi suonano alla porta. Io chiudo gli occhi e vado ad aprire, sento un freschino che mi sembra di essere Da Picard a Madignano.

Mi accorgo di aver aperto il frigorifero, ma dentro ci trovo una donna sui quaranta che tiene in braccio un Samoiedo. Io la saluto la ringrazio per aver deciso di soggiornare li e chiudo. Lei mi dice di non preoccuparmi e mi da un consiglio prezioso. Io non la ascolto e chiudo il frigo.

Vado ad aprire la porta e li trovo di nuovo la donna con il samoiedo, le sorrido e ci sediamo in terra a parlare. Lei mi confessa di essere nata in Germania ed essere migrata qui nel mito di Susanna messaggio allora io arrossisco e comincio a deglutire talmente forte da provocarmi uno svenimento.

Lei comincia ad applaudire fortissimo e mi da una mappa di un tesoro e un paio di occhiali da vista di LUX Ottica. Poi scompare lasciando nella stanza un forte profumino di sottaceti. Io spoglio le scarpe prendo la mappa e decido di andare con la Micra verso l’imbrunire.

Seguo il percorso indicato e mi trovo in una via piena di cinesi alti mezzo metro che piangono…Piangono in un modo strano chiedo delucidazioni e loro mi dicon di chiamarsi tutti Claudia. Io non capisco allora indosso una maglietta della Roma di Aldair loro mi ringraziano e cominciano a girarmi attorno in un forsennato girotondo,

Mi accorgo che a furia di girare scavano un buco nel terreno e io mi ritrovo nel punto che indicava il tesoro sulla lettera. Trovo uno scrigno lo apro e dentro trovo un buono consumazioni per due bottiglie di acqua velva.

Io felice del mio bottino decido di correre da Samanni per festeggiare a suon di cannoncini allo zabaione e una partita di pepatecia con Adam un marocchino dall’immensa statura che trovo sempre li vicino allo sportello delle torte.

Mangio saluto e impreco sottovoce.

Passo dalla Coop e trovo il coraggio di ritirare le mie bottiglie di acqua velva. Torno a casa decido di chiudere gli occhi e metto le bottiglie in frigo. Vado a coricarmi perché’ sono davvero spossato per la forte avventura, ma verso le 4 di notte mi vien una setona boia apro il frigo e faccio per bere la mia acqua ….. ma vedo le bottiglie vuote.

Il mattino un postino vagamente somigliante a Renzo Arbore mi porta un telegramma e mi da un simpatico buffetto prima di volare via.

Il telegramma dice testuali parole. Sono Carla mi scuso….ti mando questo messaggio perché è la cosa più vicina a Susanna Messaggio il mio idolo di gioventù.

Ti chiedo scusa per averti ingannato…io ho sempre amato l’acqua velva e cosi anche Paolo il mio samoiedo, Ma non riusciamo mai ad andare a comprarla perché’ siamo troppo paurosi. Mi sono inventata questa storia del tesoro per mandare te a comprarcela. Le bottiglie te le abbiamo bevute tutte noi. Ora siamo qui a Bratto della Presolana a prendere il fresco se vuoi venire a trovarci portaci una cassa da sei di acqua velva e se riesci porta anche un cd di toto cotugno per paolo ..

Io allora decido di andare a Bratto. Ma loro non ci sono.

Luc Merenda

 

 

 

 

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