Il Movimento Cristiano Lavoratori del territorio ha aderito alla campagna nazionale di raccolta fondi intitolata Dal Seme al Cibo promossa in collaborazione con il Cefa Onlus organizzazione non governativa nata insieme al movimento nel 1972 che si occupa di cooperazione internazionale.

La campagna che si prefigge il nobile obiettivo di garantire l’autosufficienza alimentare a decine di migliaia di famiglie nel Sud del mondo ( Sud Sudan, Somalia, Ecuador e Marocco, paesi esteri nei quali MCL è attivo e presente ) è stata lanciata con una 2 giorni di mobilitazione nazionale lo scorso week end e anche la realtà cremasca ha risposto presente alla mobilitazione; è stata presentato dalla presidenza provinciale MCL il lancio dell’iniziativa al Vescovo di Crema Mons. Oscar Cantoni durante il tradizionale scambio di auguri di Natale , Vescovo molto compiaciuto ed entusiasta di questa campagna di cooperazione internazionale promossa sul territorio che richiama fortemente la Dottrina Sociale Cristiana sul principio della destinazione universale dei beni della terra; i giovani associati hanno poi allestito un gazebo, durante il week end, in piazza Garibaldi a Crema per richiamare la sensibilità della popolazione ad aderire all’iniziativa dove ,a fronte di un offerta , è stato consegnato il kit di sementi utilizzate dalle popolazioni in via di sviluppo per sottrarsi allo spettro di denutrizione.

La campagna di cooperazione che MCL ha legato all’evento di EXPO 2015 che ha come titolo “Nutrire il Pianeta Energia per la vita”, vuole riportare l’attenzione sul cibo accessibile per tutti , come ci richiama spesso Papa Francesco e resterà attiva fino al termine dell’evento milanese coinvolgendo anche tutti i circoli MCL del territorio nella raccolta fondi.

“ Siamo molto soddisfatti di essere riusciti ad organizzare questa iniziativa benefica sul territorio -ci racconta il presidente provinciale MCL Michele Fusari – innanzitutto perché alla base del progetto c’è la totale adesione del Movimento al programma di Papa Francesco secondo il quale il diritto all’alimentazione sarà garantito solo se ci preoccupiamo della persona che patisce gli effetti della fame ; tale iniziativa di cooperazione internazionale , innovativa nel suo genere perché interamente finanziata dalla gente , ci fa capire come i destini di ogni popolazione siano più che mai collegati tra di loro ed è bello pensare come ad esempio si possano piantare sui balconi della propria casa gli stessi semi che sconfiggeranno la fame a migliaia di chilometri di distanza : una battaglia di civiltà da combattere tutti insieme e affrontare l’EXPO come un’ occasione propizia di ripensamento culturale del mondo della cooperazione internazionale e non solo come una passerella. Altro tema molto caro a questa nostra iniziativa è l’aiuto che offriamo in loco alle popolazioni colpite dal dramma della fame ; riteniamo che di immigrazione non si possa solo parlare ma che vada costruita con le opere una cultura che consenta a tante famiglie del Sud del mondo di diventare, attraverso il lavoro agricolo e la formazione ,artefici del proprio futuro coltivando una vita dignitosa libera dal dolore delle migrazioni ; il nostro movimento da sempre coniuga idealità e concretezza nel suo agire e siamo convinti con questo progetto-opera di renderci sempre più attivi e protagonisti nella costruzione del bene di tutti”

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