Scrivo interamente questo articolo a Bré,un piccolo paese sperso sull’Appennino ad una decina di chilometri da Bardi. Una stufa a legna sta scaldando la casa e le ossa mentre il sole è ormai calato dietro la collina; il silenzio della sera avvolge la vallata in uno scuro lenzuolo di pace e tranquillità. È in questa atmosfera che trovo ispirazione per scrivere di una manifestazione che ha avuto luogo in un Comune molto ma molto più vicino a noi rispetto a dove mi trovo ora.
A Montodine ho avuto modo di suonare più e più volte nel corso degli ultimi due anni e ho sempre riscontrato una grande partecipazione da parte degli abitanti stessi, nonché un grande attivismo da parte del Comune e associazioni varie. Assai stupefacente è stata l’ultima idea del vivo paese del cremasco in occasione del 35° anniversario dell’omicidio di Oscar Romero, arcivescovo di San Salvador ucciso da sicari di estrema destra per la sua lotta contro la violenza della dittatura a capo del suo Stato.
Un artista locale ha proposto e realizzato una gigantografia di Romero interamente dipinta a mano. L’idea era di sensibilizzare la comunità sulla vicenda, sulla storia di San Salvador e sulla figura dell’arcivescovo. In parallelo, il Comune, ha chiesto alla parrocchia se fosse interessata all’iniziativa e se fosse stato possibile esporre l’opera sulla facciata della Chiesa. Nel giro di pochi giorni la gigantografia è stata esposta nella Piazza centrale di Montodine ed inoltre è stato distribuito un opuscolo (nei bar e nell’ambiente parrocchiale) illustrante in breve la vita di Romero.
Nella messa del 22/3 è stato ritagliato il tempo necessario per la commemorazione tenuta dal parroco con la collaborazione di un giornalista di Crema.
Concludo l’articolo facendo i miei più sentiti complimenti a Montodine e a chi ha organizzato questa manifestazione di cultura della libertà. Auguro di tutto cuore che attivismo e partecipazione siano sempre presenti in una così piccola realtà di una Provincia sempre più silenziosa come una vallata di un centinaio di abitanti.
Pier Solzi