Gianni Crotti, leggendario calciofilo purtroppo scomparso nella primavera 2013 amava ripetere che le lunghe pause invernali calcistiche, talvolta, più che benefici apportano guai, in particolare a quelle squadre che nel girone d’andata … probabilmente hanno girato col motore a mille, al massimo delle loro opportunità. Ora, non sappiamo ancora se la Pergolettese abbia dato tutto nella prima parte della stagione, anzi, sicuramente il meglio deve ancora venire e arriverà: che il pareggio di quindici giorni fa “affiancato” al brutto Ko interno patito, domenica scorsa dinanzi al non irresistibile Bolzano (difesa perforabilissima e centrocampo inadeguato), più che a una crisi corrispondono presumibilmente a … fisiologici intoppi di percorso. Ergo ciò detto però, anzi, appunto per supportare tale tesi, nel weekend, in quel di Lodi, il sodalizio allenato da mister Pierpaolo Curti (illustre ex), ecco non ha tante scelte: deve vincere il derby col Cavenago Fanfulla. In caso contrario, il mezzo passo falso cioè la sconfitta con la truppa bolzanina, allora rischierebbe di risvegliare antichi spettri, riportando alla luce antipatici scheletri nell’armadio.

Con gli occhi rivolti al bellissimo girone d’andata gialloblù tuttavia è doveroso dare fiducia, tifo (un pochino di affluenza maggiore al Voltini non guasterebbe), passione e sostegno a Manzoni (giostra meglio da trequartista che da playmaker dinanzi alla difesa) e soci, guerrieri “cannibali” decisamente in grado, senza ombra di dubbio, di disputare una partita frizzante, da Pergo contro il Fanfulla; squadra, quella lodigiana orfana del dimissionario general manager Emiliano Fabbri (addetto ai lavori che fa le fortune di chi lo assume) e alle prese con qualche grattacapo.

Stefano Mauri

 

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