Signori e signore assenti: non sapete cosa vi siete persi. E … questo pensiero politicamente scorretto, per carità non prendetevela stiamo solo giocando, ecco è dedicato a chi non c’era per un motivo o per un altro.
Sì perché la data di venerdì 4 novembre 2016, beh passerà alla storia grazie a un evento enogastronomico per così dire, decisamente straordinario, nella sua, semplice, essenziale semplicità, appuntamento particolarissimo che ha acceso Crema, stanca capitale di un Granducato del Tortello che, fortunatamente, ogni tanto si apre al … nuovo.
Chi è riuscito nell’impresa di accendere la nostra città dove ormai pure concedersi un aperitivo degno di tale nome equivale a compiere un’impresa da eroi?
Ecco i nomi degli autori della Vogseratona da Oscar: Luca Bandirali, Delfina Piana (anime creative del movimento Vista Olfatto Gusto altrimenti detto Vog), i vini dell’azienda vitivinicola Monte dall’Ora di Carlo Venturini e Alessandra. Le perle ascoltate, aspettando di conoscere bottiglie e portate apprezzate, nella pirotecnica conviviale? Vi accontento subito e, mentre leggiamo… meditiamo:
<Sono un contadino e come tale coltivo, rispettandolo, il terreno, la terra che devo custodire e lavorare con amore poiché va lasciata agli altri che arrivano dopo. Cerco quindi di fare il vino che mi piace e, al meglio, esprima il nostro territorio d’appartenenza. Il tutto lavorando sodo, come dovrebbe essere per natura e naturalità. Ed è questa filosofia che mi differenzia, o meglio, fa in modo che non sia un imprenditore attento esclusivamente a ottenere il massimo col minimo sforzo. Una bottiglia non va abbinata al cibo, semplicemente deve accompagnarlo che magiare e bere, essenzialmente rappresentano convivialità>. Questo, fotografato nella sua essenzialità, il Venturini pensiero.
E adesso spazio ai vini che emozionandoci si sono splendidamente accompagnati ai piatti, preparati, coccolati dalla meravigliosa Delfina che ormai in cucina non teme confronti. Presentiamoli, in rigoroso ordine d’apparizione illustrati insieme alla portata in accompagnamento.
Valpolicella Classico Doc : in poche parole, La Semplicità intesa come eccellenza che incanta e non stanca, con questo rosso per certi versi “estivo”, nel senso che si beve bene e chiama altre bevute. Portato in tavola insieme ad un fragrante crostone di radicchio e formaggio (brava Delfina) … freschezza, sapidità e bevibilità del Valpolicella Made in Monte Dall’Ora, alla faccia di un umido venerdì novembrino, magicamente, per un breve lasso di tempo, del resto l’immortalità non ci appartiene, con pathos ci hanno riportato l’estate.
Valpolicella Classico Superiore Doc Camporenzo: sua maestà l’Essenzialità che, proprio come certe belle donne, poco concedono per fissare l’attimo che passa, poeticamente per restare. La pasta e fagioli rivisitata da Delfina Piana? Una poesia tutta da assaporare, peccato sia finita subito.
Ripasso Sausto: L’Equilibrista, vino garbatamente ruffiano, straordinariamente abile, in un suo equilibrio sopra una lucida follia (sole un folle come Venturini sa fare questi vini che superano l’eccellenza) a guardare indietro, alle tradizioni garbate oggi desuete per andare avanti. Lo spezzatino all’Amarone e polenta? Divino … Dio salvi Delfina Piana, patrimonio della cultura gastronomica nazionalpopolare da salvaguardare e, soprattutto da segnalare all’Unesco. Che, come il buon Gianpaolo Degnoni (Wine Lover curioso presente alla Vogseratona) ha ricordato a fine kermesse: <Cucinare utilizzando una caldaia a legna come, ottimamente fa Delfina, consente ai fortunati che si siedono in seguito a tavola e vogliono sognare di … parlare con gli angeli assaporando ricordi d’un tempo>.
Amarone della Valpolicella Doc Stropa: Il Pensiero che Avvolge, austero, sensualavvolgente, caldo, lungimirante (in prospettiva migliorerà ulteriormente), sublime, penetrante. Insomma, Carlo Venturini, con questo gioiello dell’enologia italica, particolare non indifferente è andato oltre, in tutti i sensi, da ogni parte. Chapeau.
Recioto della Valpolicella Doc Classico Sant’Ulderico: Erotico nel senso che meglio, eventualmente, di certe bollicine, sensualintrigante, con note di fragola, zibibbo e sentori balsamici, può accompagnare certe sere passionalaudaci che arrivano per … ristorare.
Dulcis in fundo, tra un pensiero degli ospiti, una divagazione sui vini di un ispiratissimo, è il Mourinho dei degustatori italiani, Luca Bandirali, sua maestà il tiramisù di Delfina, sì diciamolo, letteralmente entrando in sala ci ha fatto, emozionandoci, godere. Ribadiamolo: Dio salvi e moltiplichi le Vogserate come queste e gli agricoltori Carlo e Alessandra, gente speciale, come speciali sono quanti frequentano la vineria FuoriPorta e le sue filosofie. Alchimie che chiamano, per chiudere, questa poesia:
Oltre al Cuore
(Ai VogAppassionati Degustatori, ai vini Monte Dall’Ora)
Oltre al cuore
La passione, le mani
E il lavoro ricercato
Che sa di semplicità
Con vini naturali
Veramente in grado
Chiudendo gli occhi
Di fissare l’attimo
Infiammando l’anima
Stefano Mauri