E quindi il no è definitivo. Era la notizia del giorno quello che la sindaco di Roma Virginia Raggi avrebbe detto a riguardo delle Olimpiadi. Ha detto: no grazie. E va bene tireremo avanti. Una decisione che ha decisamente spaccato il mondo politico, ma anche il mondo dei commentatori da bar, e noi siamo in questa categoria. Il nostro Beppe Cerutti, nella vignetta che fa da copertina al pezzo, si dichiara perfettamente d’accordo. Io non so. Qualche dubbio lo nutro.

Questa mattina ho sentito una intervista a Sergio Chiamparino, che nel 2006 quando le Olimpiadi hanno fatto tappa per l’ultima volta in Italia, era sindaco della città che le ospitò. Erano le quelle invernali e la città era Torino. Risultato finale dopo 10 anni un disavanzo di quasi 50 milioni di euro e una città rinata. Io personalmente ho iniziato a frequentare Torino poco dopo il termine di quelle Olimpiadi e la trovo una città stupenda. Con la sua metropolitana giocattolo, fatta per le Olimpiadi e costata 1 miliardo e mezzo di euro. Con i 5 miliardi di euro circolati per quell’occasione di cui non un euro fuorviato, almeno che si sappia.

Va bene e tu dici ehhh ma Mafia Capitale. Come per dire: ma Roma non è Torino. In questo capisco le perplessità della Raggi, che manco riesce a fare una squadra di governo figuriamoci se può imbarcarsi in una avventura come le Olimpiadi. Ora c’è il rischio che il Coni chieda i danni erariali. Si fanno già avanti per il 2028 Milano e soprattutto il Sud, con le Olimpiadi diffuse proposte da Emiliano. A Roma hanno altro a cui pensare per i prossimi anni. Di certo sarà un banco di prova serio per il Movimento 5 Stelle.

Quindi alla fine ha fatto bene la Raggi a dire no? In questi casi si dice: lo deciderà la storia. Ma crediamo che la storia l’abbia scritta ieri e stop. Che ne sappiamo che opportunità avrebbero portato i giochi. Mica è come fare la Città europea dello sport fare le Olimpiadi. E a proposito. Mentre ci avviamo alla fine di quest’anno in cui lo sport in città è sbucato da ogni angolo un anno che appena finirà lascerà il posto alla campagna elettorale più cruenta che mai per la Città Giocattolo, quanto ha portato questa iniziativa, dico a parte i cappellini e le magliette e i cartelli messi alle porte della città che tra 90 giorni finiranno in un oscuro magazzino comunale?

Ho deviato discorso lo so. Glocal e local. Come sempre per Sussu. Le Olimpiadi sono giochi da bimbi grandi. Decisioni importanti e serie. Un sacco di soldi. Come un Expo, ma di più. Poi dopo c’è gente che alla fine manco capisce i conti, parlo di Expo, e vede titoli tipo 2 miliardi di speso, 30 milioni di guadagno… siamo sotto. Senza capire che i 30 milioni sono il guadagno appianati i 2 miliardi. E quanto ha portato Expo in visibilità a Milano? Se ne parla tra dieci anni, quando avremo rifiutato qualche altro evento per far spazio alla sobrietà che magari maschera pure un po’ di sana incapacità.

Emanuele Mandelli

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