Sarà divertente sparare un po’ contro la lista del Pd perché sono quasi tutti amici. Ventiquattro nomi, molto variegati, qualcuno che avevamo previsto sarebbe sbarcato in qualche lista e probabilmente ha un futuro in politica, qualcuno che dopo le esperienze del 2012 in liste collegate sbarca nella lista madre e che quindi potremmo trovarci in consiglio comunale, qualche ritorno, qualche sorpresa. In un atmosfera plumbea ieri sera i piddini hanno calato i loro assi. Luogo Caffè del museo, finalmente c’era un degno buffet di aperitivo (anche se io ho glissato che poi dicono che ingrasso).

Il sindaco Stefania Bonaldi col suo giubbetto di ecopelle gialla oramai da combattimento e con questa strana ossessione di mettersi a braccia conserte in ogni foto, lo è anche in quelle ufficiali e nella foto sul camper, se è un consiglio di postura di qualche mago della comunicazione è quantomeno strano. Anche le proverbiali mani in tasca di Matteo Piloni non sono male. Punti salienti degli interventi: siamo l’unica lista di partito legata alla Bonaldi, abbiamo l’unico vero socialista in campo, frecciata alla Aiello, si può vedere nel video.

Ma vediamo i nomi via. In assoluto ordine alfabetico con eventuale commento. Anna Acerbi, Camillo Aiolfi, Renata Ballace, Jacopo Bassi (dopo la trombata del 2012 della lista giovani oramai è un vecchio navigato), Angela Beretta (vicesindaco uscente discreta e trasversale), Maddalena Botti (ex first lady ceravoliana), Cecilia Brambini, Monica Buscema (transuma dalla Ciavarro e col Pd ha una storia lunga, ma anche con Sussu), Giogtio Castriota, matteo Cavallini, Adriana Codebue, Valentina Di Gennaro (che indicammo come giovane emergente mesi fa), Carlo Dusi, Riccardo Ghirotto, Gianluca Giossi (capogruppo del Pd uscente), Jahawer Mhadi, Pietro Mombelli, Gabriele Pavesi (si lui il regista nostro amico), Matteo Piloni, Gianantonio Rossi, Rossana Stellato (altra giovane da tenere d’occhio), Mario Tacca (veterano che ha fatto tutto, e quando dico tutto intendo tutto), Mario Tosi e Eugenio Vailati (assessore della Ceravolo I padre del sottopasso di San Bernardino, un bentornato in politica a lui).

Per vedere un po’ come è andata c’è il nostro video in diretta QUI.

Emanuele Mandelli

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