Il referto medico non lasciava dubbi in merito alle cause del decesso, ma ne apriva ben altri circa lo  stesso, perché non capita tutti i giorni di trovarsi tra i piedi un morto ammazzato da uno scorpione. Roba da mitologia greca, anche perché l’estinto aveva un nome che apriva scenari sconfinati: infatti si chiamava Orione e aveva fama d’essere stato un impenitente quanto affascinante e ambito puttaniere. I soldi non gli mancavano. Una bella gatta da pelare, che però intrigò da non dire un accanito lettore di cronaca nera qual era il figlio del commissario, laureando in letteratura a indirizzo filosofico. Questi, infatti, fece presente all’investigatore senior un paio di coincidenze comuni: le costellazioni, quella di Orione fugge sempre quella dello Scorpione. E allora? Semplice, motivi di gelosia, come narrano le antichissime leggende mediterranee. Quindi? Nel giro delle “squillo” cercate una donna di nome Artemide e il caso è risolto.

Proviamo anche questa: a tutte le pattuglie, a tutte le pattuglie…

Figliolo, ne abbiamo trovate almeno una dozzina con quel nome d’arte. E adesso che facciamo?

Tra gli Aracnidi la sola famiglia dotata di veleno mortale per gli umani è quella dei Butidi e tristemente famoso è lo scorpione dorato della Cina. Guarda a Oriente.

Ho guardato, ma la mandante dello scorpione è roba di casa nostra: tra le tante merci contraffatte che comprava qua e là, aveva chiesto anche qualcosa di autenticamente originale per scopi non meglio precisati: collezionismo di animali esotici.

Beppe Cerutti

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