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La posta consegnata solo due giorni la settimana? Questo balena nella lettera che i sindaci del territorio hanno ricevuto da Posta Italiane, e che si può leggere integralmente in coda. E i sindaci ovvimente sono già sul piede di guerra. Ne riparleremo perchè anche se è il 1° aprile questo purtroppo non è un pesce.

Arriva infatti puntuale il commento del deputato di Si-Sel Franco Bordo:

In data 14 marzo il Sindaco di Casale Cremasco-Vidolasco ha ricevuto una mail in cui gli veniva comunicato, da parte di Poste italiane S.p.A., una riduzione di servizio agli utenti, nel Comune da lui amministrato. La riduzione del servizio prevede la consegna della posta con cadenza bisettimanale, una settimana di martedì e giovedì e quella successiva di lunedì, mercoledì e venerdì. Nella comunicazione inviata da Poste Italiane vi è la descrizione di quanto, oggi, possa essere risolto attraverso il servizio del cosiddetto Postino Telematico e quanto nel Paese vi sia un così diffuso utilizzo delle nuove tecnologie che il servizio di corrispondenza parrebbe quasi non più necessario. Io comprendo benissimo che Poste Italiane abbia necessità di giustificare una grave e palese forma di riduzione del servizio, ma poiché, come ho potuto verificare durante l’audizione in Commissione dell’ Amministratore Delegato Ing Caio, risulta non veritiero che ogni cittadina e cittadino abbiano possibilità di accedere ai servizi del Postino Telematico, ritengo doveroso che un servizio essenziale, quale quello della consegna della posta, debba essere garantito a tutti, cittadini e imprese con frequenza quotidiana. Il Postino Telematico oggi, nel nostro Paese, garantisce una copertura inferiore al 10% e poi, tale figura, non ha niente a che vedere con la consegna della corrispondenza Poste Italiane S.p.A., pur conseguendo significativi utili di bilancio, continua nella politica dei tagli al servizio universale , ma ritengo che le gravi mancanze del Governo debbano essere sopperite senza che a pagarne il prezzo siano sempre le fasce più deboli. come spesso accade. Sono a fianco del Sindaco Grassi in questa protesta e mi adopererò con gli atti necessari in Parlamento, iniziando con un’interrogazione, affinché il Governo riveda la posizione che permette a Poste Italiane di introdurre un disservizio, come quello preannunciato al Sindaco di Casale Cremasco.

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