Come i grandi artisti del passato si sono formati nelle botteghe dei migliori Maestri del tempo, così Francesca sta esercitando le sue innate doti di pittrice alla scuola del Maestro Gil Macchi.
L’allieva con i suoi dipinti ,che presenta in questa occasione per la prima volta, ci trasmette una sintesi di emozioni che vanno dallo stupore, alla serenità, al disorientamento con qualche veloce caduta di tristezza.
E’ proprio questa la forza della promettente artista che nel solco del consolidato e strutturato Maestro ha preso pennello, tavolozza e colori e si è buttata ad apprendere l’arte del “saper dipingere”.
A noi tutti Gil è noto per la sua contagiosa e traboccante solarità e anche in questa mostra dimostra il suo estro con una nota leggera e nuova che affianca la sua lunga carriera prestigiosa di dipinti di grande valore.
C’è una cosa, e non da poco, che caratterizza Francesca G.
La promettente allieva non dipinge con le mani ma con la testa, è la sua testa pensante e operante che intinge i colori e muove il pennello.
I soggetti scelti con cura, i colori incisi ed armonici, gli accurati e dettagliati particolari ma anche alcuni passaggi ancora acerbi fanno di questi dipinti un mondo affascinante da scoprire e investigare con una attenta curiosità.
In questo c’è d’aiuto il racconto scritto che si trova accanto ad ogni quadro.
E’ una gioia guardare questi dipinti e decodificarne i messaggi che li sottendono.
Non possiamo che ringraziare la brava Francesca per essere stata capace in questa ciclopica sfida di resuscitare la nobile arte qual è quella della pittura figurativa facendocela di nuovo apprezzare, ammirare e godere come un tempo.