Il 1 maggio del 1972 la guerra in Vietnam vive una delle sue pagine più nere. L’Offensiva di Pasqua l’hanno chiamata. Quel giorno le truppe nordvietnamite catturano Quang Tri, è un bagno di sangue. Si ma calmati, non te la prendere. Come non te la prendere? Ci vuole coraggio per urlarlo negli Stati Uniti, il 1 maggio del 1972. Anche se sei a Winslow, Arizona, e magari la tua macchina ti lascia a piedi.
C’è il profumo del caffè nell’aria. Ma quanto è presto le 11 del mattino? Se sei una band rock che sta cercando di farsi strada nel difficile mondo del music business e sei appena tornato da Aspen, Colorado, dove sei andato a farti le ossa… prestissimo. Praticamente notte. E c’è quel cazzo di pianoforte che ripete un giro, e la voce di Jackson che canticchia una strofa, sempre quella. Una mattina via l’altra. E allora un mattino Glenn lascia il letto di fortuna in cui dorme da settimane a casa di Jackson e con un tazzone di caffè si mette a guardare l’amico che ospita lui e la band nella sua casa scalcinata e che gira a vuoto attorno a questa canzone.
Racconta una cosa precisa, la canzone. Una cosa accaduta a 1.24.54 longitudine Nord e 41.53.02 latitudine est. All’incrocio tra Second street e Kinsley avenue, a Winslow, in Arizona. Li la macchina di Jackson un bel giorno lo lascia in panne. Ma Jackson non si incazza, calmati, non te la prendere. Era un giorno che correva lungo la strada e che per distrarsi pensava a sette donne. Quattro che lo volevano scopare, due che lo volevano lapidare e una che diceva di essere amica sua.
“E cosa hai visto di bello a quell’incrocio in culo all’Arizona?”, chiede Glenn a Jackson mentre per l’ennesima volta prova quella cazzo di strofa. “Vidi lei”, rispose Jackson. E allora Glenn prese la chitarra e completò la strofa cantando una cosa che partiva dal punto in cui la canzone si fermava. Si era lì ad un incrocio in Arizona anche lui e… “c’era proprio una bella vista, era una ragazza, mio Dio quanto era bella nella sua Ford con i sedili ribaltabili. Rallentava per guardarmi e mi diceva vieni… vieni a me e non dire forse, devo sapere se il tuo amore mi salverà”.
Gli occhi di Jackson Browne si illuminarono mentre guardava Glenn Frey che si era impossessato della sua canzone e gli aveva dato la giusta piega. Ora i due amici correvano di nuovo lungo la strada. Così veloce che anche se il 1 maggio del 1972, data di uscita del singolo che lancia gli Eagles nel mondo della musica, in Vietnam c’è un bagno di sangue, e l’opinione pubblica americana pensa ad altro, il gruppo poté urlare il suo calmati, non te la prendere… take it easy. E oggi a quell’incrocio in Arizona, che è tutti gli incroci del mondo, c’è una statua di bronzo di un ragazzo con una chitarra acustica in mano e con gli occhi rapiti da una bellezza di passaggio.
Emanuele Mandelli