“Noi vogliamo far correre dei giocatori, dei giovani atleti promettenti, dar loro la possibilità di mettersi in evidenza, di dimostrare il loro talento. Non ci interessa far correre delle maglie. Anche se blasonate e ambite”. E’ in queste parole di Angelo Sacchi, presidente del Trofeo Dossena, che si condensa la filosofia che ispira ed anima i volontari che da quarant’anni lavorano per organizzare a Crema la manifestazione calcistica considerata, come importanza, la seconda a livello nazionale. Il Rotary Club di Crema ha pertanto deciso di insignire il Comitato della massima onorificenza rotariana, la “Paul Harris Fellow”, consegnata dal presidente, Renato Crotti.
Alla conviviale di martedì scorso hanno preso parte numerosi ospiti: Luigi Garlando, capo redattore della “Gazzetta dello Sport”; Daniele Redaelli, già caporedattore centrale della Gazzetta, ora impegnato con la Fondazione Cannavò; Sergio Porrini, già calciatore di Milan, Juventus, Atalanta, ora allenatore dell’AC Crema; Walter della Frera, Consigliere delegato allo sport del Comune di Crema; i componenti “storici” del Comitato Organizzatore, Pinetto Riboldi, Silvana Farea, Paolo Donarini, Gianni Marchesetti, Alvaro Stella e Roberto Rabbaglio. Al tavolo della presidenza anche Matteo Gorlani, presidente del Rotaract TC e Mario Palmieri, predecessore di Sacchi alla guida del Torneo. Il past president ha tratteggiato la figura del medico sportivo Angelo Dossena, ricordandone le rare qualità umane e professionali, precursore della “medicina dello sport”, le doti morali, la dedizione ai giovani ed allo sport che hanno indotto, dopo la sua prematura scomparsa nel 1977, a intitolargli il Torneo.
E’ toccato a Daniele Redaelli ricordare la figura dell’amico e collega Giorgio Giavazzi, all’epoca caporedattore della Gazzetta, a cui il “Dossena” ha intitolato un apposito premio, oggi assegnato a un personaggio, giocatore o allenatore che, dopo aver preso parte al trofeo cremasco, abbia poi spiccato il volo. Durante l’intervento non è mancato il ricordo di Chicca Speroni, anch’essa prematuramente scomparsa. La “palla” è poi passata ad un cremasco doc: Sergio Porrini, protagonista del “Dossena” nel 1988, che ha ripercorso la sua positiva e formativa esperienza nella terra natia, grazie all’opportunità offerta dal Torneo, sino ai traguardi raggiunti con Milan, Atalanta e Juventus. Immancabile la torta di compleanno per festeggiare l’avvenimento ed il pallone “griffato” al momento da tutti i soci ed