“Lo spaghetto al pomodoro.  

La pasta è sempre quella del Pastificio Regina dei Sibillini, condita con acqua ai tre pomodori e qualche goccia di olio al basilico.

Semplice semplice. Ma solo nella forma”. Così, a corredo di una foto del piatto in oggetto, postarono sulla pagina social della “Locanda Viola”, ristorante (merita più di una visita) interessantissimo di Pagazzano, Bassa Bergamasca, gestito da ragazzi in gamba. Ebbene, il post, tra il serio e i faceto, come spesso accade ha provocato un corto circuito su Facebook provocando varie reazioni, tra gli utenti. E così, hanno risposto, dall’entourage del locale:

“Scrivo a nome del ristorante e sono la titolare innanzitutto vorrei sapere come mai questa foto ha suscitato così tanto interesse e tanta cattiveria (gratuita) io stessa non mi permetterei mai e poi mai di commentare qualsiasi cosa prima di averla provata o per lo meno prima di aver contattato privatamente il diretto interessato per chiedere delucidazioni in merito.
Credo che queste affermazioni di cattiveria gratuita non si possano reputare giuste verso un’azienda. Le critiche ci stanno e io (per chi mi conosce) sono la prima ad accoglierle perché penso che le critiche costruttive siano un ottimo strumento per migliorarsi sempre.
Locanda Viola nasce dopo 14 anni (quasi) in giro per il mondo e gli ultimi fatti nelle migliori cucine dove abbiamo acquisito delle tecniche di cottura e preparazione che richiedono molto tempo e tanta dedizione. Un piatto così semplice (alla vista) racchiude dentro di sé una grande lavorazione. Detto ciò, vi lascio la nostra e-mail 
info@locandaviola.com per ulteriori chiarimenti in merito.
Vi auguro una splendida giornata, non odiate ma amate sempre”.

Chapeau alla Locanda Viola e: voi che volete sempre commentare, la qualunque, con qualunquismo e cattiveria via social, beh, prima di insultare, postare, attaccare, recensire, esagerare col termine location… se proprio non riuscire a discutere di cose prevalentemente che pensate di conoscere, almeno, prima studiate, degustate, girate e poi commentate. Anche se non è obbligatorio postare sempre e comunque.

stefano mauri

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