Contro l’assegnazione ai privati della gestione del Centro Natatorio Nino Bellini ho raccolto, assieme ai compagni dell’Altra Europa con Tsipras, dell’Unione Sindacale di Base e della Confederazione Unitaria di Base, oltre 400 firme nel corso dei presidi tenuti davanti alla piscina nel mese di agosto.
Avanzavamo la preoccupazione che la gestione privata comportasse problemi occupazionali ed aumenti tariffari. Sono passati solamente pochi giorni dall’insediamento della Sport Management e già è stata aumentata di 18 euro la tariffa per l’iscrizione ai corsi. Non vorrei essere cattivo profeta, ma, se il buongiorno si vede dal mattino, temo che avremo in futuro altre brutte sorprese.
A questo punto pongo tre domande:
- L’Amministrazione Comunale è stata informata della decisione assunta dalla società?
- L’Amministrazione non ha nulla da obiettare su questo aumento?
- Se non informata e non condivide questa iniziativa, come intende intervenire per bloccarla?
L’intervento dell’Amministrazione si giustifica ampiamente in ragione dei rilevanti oneri economici assunti per agevolare la presa in carico della struttura da parte della Società Sport Management che riassumo in sintesi:
- Alleggerimento dell’organico di 3 dipendenti rimasti occupati nel settore pubblico con un costo pari a circa 150.000 euro;
- Contributo pubblico per le tariffe agevolate alle famiglie, alle associazioni sportive ed ai singoli utenti che ne hanno diritto.
- Canone contenuto per l’affido della struttura.
In sostanza siamo di fronte ad una privatizzazione ampiamente assistita dalla finanza pubblica. Pertanto l’Amministrazione non può restare indifferente alle iniziative assunte dalla società di gestione che si ripercuotono sulle tasche dei cittadini utenti.
Mario Lottaroli Segreteria Rifondazione Comunista Federazione di Crema