Ritornano i Beatles Days a Crema, quattro giornate dedicate alla celebre band

Ritornano i Beatles Days a Crema, quattro giornate dedicate alla celebre band
Ritorna a Crema anche quest’anno il Festival dedicato ai Beatles, giunto alla sua undicesima edizione, organizzato dalla Fondazione San Domenico, con la direzione artistica di Paolo Cella, Consigliere delegato della Fondazione: “Abbiamo aggiunto una giornata al Festival, dopo il successo delle scorse edizioni quello che rimane sempre presente sono le esibizioni di diverse scuole di musica, tra cui il Folcioni, la domenica pomeriggio alle 15,00 al Mercato Austroungarico. L’obiettivo importante è infatti far conoscere questa musica ai giovani, soprattutto facendola eseguire agli allievi. Alle 18,30 si svolgerà il concerto di Fabrizio Grecchi in teatro, altro momento clue del festival. Sottolineo anche lo spettacolo musicale di sabato sera alle 21,00 in teatro. Ripercorreranno la storia alcuni importanti musicisti cremaschi che hanno iniziato il loro percorso dal ‘64 ad oggi.”.
Si è svolta oggi pomeriggio la conferenza stampa di presentazione alla presenza dei vari protagonisti dell’evento.
Il Presidente della Fondazione San Domenico, Giuseppe Strada, si è complimentato con Paolo Cella per l’ottimo lavoro svolto, vista la grande crescita del Festival negli anni.
Presente anche l’assessore comunale alla cultura, Giorgio Cardile: “Mi unisco ai complimenti, perché è un’iniziativa storica che richiama non solo gli appassionati dei Beatles, ma anche i cremaschi e soprattutto è interessante il coinvolgimento degli studenti. Avete sempre cercato, nelle varie edizioni, di parlare dei Beatles con linguaggi differenti, non solo con la musica. Questo evento è una ricchezza per la città.”.
Ma vediamo gli appuntamenti nel dettaglio.
Il Festival si apre il 12 settembre alle ore 18,00 presso la Galleria Arteatro della Fondazione San Domenico con l’inaugurazione della mostra “Eppure qualcosa deve esserci nelle loro canzoni… I Beatles e la stampa italiana dell’epoca” a cura del giornalista Riccardo Russino. La mostra resterà aperta fino al termine del Festival.
La mostra racconta come i Beatles furono accolti male negli anni Sessanta dalla stampa italiana: quotidiani e settimanali autorevoli li avevano stroncati senza mezzi termini.
I servizi a loro dedicati si possono riassumere con queste parole: “Non sanno suonare, cantare, scrivere canzoni, hanno successo solo grazie a un marketing spregiudicato e dureranno poco”. Ovviamente era diverso l’approccio dei settimanali dedicati ai più giovani: per loro i Beatles erano degli eroi ed erano i perfetti rappresentanti delle nuove generazioni.
La mostra è composta da ventisette pannelli nei quali sono riprodotti alcuni servizi dedicati ai Beatles con le “frasi chiavi” messe in evidenza. Si alternano servizi di quotidiani, settimanali e materiale del fan club italiano, creato da una quindicenne, e affiliato a quello ufficiale del quartetto.
“Non voglio giudicare con questa mostra – spiega Russino – ma semplicemente far capire quanto i Beatles fossero rivoluzionari a quell’epoca e la stampa, chiamiamola classica, non avesse strumenti per analizzarli e capirli e quindi ne parlava male. Mentre la stampa giovanile e specializzata li trovava dei geni assoluti. La loro carriera fu poi talmente veloce che, a partire dal ’67, gli articoli furono tutti positivi: improvvisamente tutta la stampa capì che erano un fenomeno da valorizzare.”.
Nelle teche saranno invece esposti dischi dell’epoca e 45 giri usciti in Italia con copertine bellissime e particolari.
In contemporanea, alle ore 18,00 presso il Mercato Austroungarico si svolgerà, durante la rassegna “Aperitivi in Musica”, la presentazione del libro “Contesa e calpestata” sempre a cura del giornalista Riccardo Russino.
Si tratta di un libro che parla di un “triangolo rock”: fu un’intervista esclusiva che l’autore fece a Pattie Boyd, ex moglie di George Harrison e poi compagna di Eric Clapton.
È il più importante libro che ho scritto, anche se mi rendo conto che il titolo è criptico!“ – spiega Russino.
Sono tante le canzoni che Pattie Boyd ha ispirato i due innamorati: “Something”, “Leyla” e “Wonderful tonight” sono quelle accertate.
L’accompagnamento musicale dell’Aperitivo sarà a cura di Simone Giambruno e Giorgio Marchetti, docenti del Folcioni.
L’intervista all’autore sarà a cura di Emanuele Mandelli.
Venerdì 13 settembre alle ore 21,00 al Mercato Austroungarico si terrà il concerto di Carlo Poddighe dal titolo “Super one man band”.
Carlo Poddighe, polistrumentista, vanta collaborazioni in studio e sul palco con Omar Pedrini, Joe Bastianich, Roman Coppola e tanti altri.
Si reinventa con una nuova modalità performativa presentando il suo nuovo progetto “SuperEgo”, in cui proporrà canzoni dei Beatles imbracciando chitarra, batteria, tastiera, plettro e bacchetta tutto contemporaneamente!
La particolarità del mio one man show è quella di suonare vari strumenti in contemporanea. – spiega Poddighe – Inoltre, mi concentro sulla seconda fase dei Beatles, quella più rock e psichedelica, eseguendo brani ricercati e meno noti.”.
Sabato 14 settembre alle ore 21,00 presso il Teatro San Domenico si svolgerà lo spettacolo musicale dal titolo “1964-2024 Beatles mania”.
L’evento prevede la presenza di diversi musicisti cremaschi che ripercorreranno la storia della musica attraverso i Beatles dal ‘64 ad oggi.
Sarà un connubio tra la musica e i loro ricordi, visto che hanno iniziato la loro carriera suonando i brani del quartetto di Liverpool.
Saranno presenti: Lucio Fabbri con un contenuto video; Maurizio dell’Olio, autore di “Feiez le storie tese” di Paolo Panigada”. Panigada è stato componente degli Elio e le storie tese scomparso nel 1998; Andrea Bellani produttore nel 1982 dello spettacolo Beatlesmania a cui parteciparono sia Lucio Fabbri che Paolo Panigada; Diego Cappelli ideatore di Minority Beatles; Strawberry Cream band formata da Diplomati in popolar music presso il Conservatorio “A. Boito” di Parma.
La presentazione sarà a cura di Annamaria Carioni, giornalista di Cremaonline.
Domenica 15 settembre alle ore 15,00 al Mercato Austroungarico si svolgerà “Beatles Academy” un appuntamento dedicato totalmente agli allievi di Imparerock dell’Istituto Musicale L. Folcioni, insieme ad alcune scuole di musica del cremasco. Saranno presenti la Scuola Di Musica GV di Castelleone, l’Accademia Gaffurio di Lodi egli allievi di Antonio Cardella (Bassano del Grappa).
Saranno presenti anche Edoardo e Alessandro Poli: un pianista giovanissimo, allievo di Biancamaria Piantelli, con il padre.
Si esibirà anche Michela Dell’Olio, insegnante di Castelleone, molto appassionata dei Beatles.
Durante le esibizioni, si terrà la presentazione del libro “Attraverso l’universo – L’anima pop dei Beatles” di Filippo Sala, pubblicato da Ancora Edizioni, con prefazione di Rolando Giambelli, Fondatore dei Beatlesiani d’Italia Associati.
Il libro è un viaggio nei testi delle canzoni e nella “spiritualità” dei Beatles, indagando le loro vite e i loro sentimenti.
Non è un racconto della storia del gruppo e dei loro successi o, meglio, è anche quello, ma ciò che Sala fa è portare noi lettori dentro alle vite, nella dimensione più intima e umana, dei quattro componenti della band. L’intento è quello di narrarli attraverso i legami familiari, le loro passioni, gli interessi, per capire quali furono gli elementi ed eventi che influenzarono in modo costante la vita dei quattro musicisti amici e il loro lavoro.
Un altro appuntamento sarà a cura del giornalista Riccardo Russino: sarà dedicato al brano “Now and then” e si svolgerà domenica 15 settembre alle ore 18,00.
“C’è una storia pazzesca che ruota attorno al brano Now and then.” – racconta Russino – Questa storia inizia nel 1979 e si conclude nel 2022. Mostrerò al pubblico il provino originale del 1979 di John Lennon e il videoclip della canzone del 2022. Mi piace molto questo racconto e sono sicuro che piacerà anche ai presenti.”.
Il Festival termina domenica 15 settembre con un ultimo appuntamento in teatro: alle ore 18,30 si svolgerà infatti “Beatles Piano Solo”.
I biglietti, dieci euro/posto unico, sono già in vendita.
Si tratta di un tributo al genio dei Beatles che Fabrizio Grecchi esegue e reinterpreta con improvvisazioni e coinvolgimento del pubblico.
Fabrizio ha portato il suo concerto sia in Europa che negli USA dove ha suonato al Warwick Summer Festival e in diversi Club di New York e ovviamente a Liverpool la “casa” dei Beatles durante la Beatles Week.
Il Tour dello scorso anno, che si chiamava BPS III, ha toccato Parigi, Lione, Marsiglia, Montpellier, Brescia, Bergamo, Torino, Roma, Palermo, Milano, Pavia, ed ha registrato sold out ovunque. Fino ad oggi hanno già visto e partecipato a “Beatles Piano Solo” ben 40mila persone.
Il pianista milanese abbatte le distanze tra palco e platea e creando un gioco con gli spettatori. Fabrizio ha cercato l’essenziale nel vasto repertorio dei quattro di Liverpool riadattando i brani per farne delle versioni originali e personali che dal vivo vengono impreziosite da improvvisazioni costruite sulle armonie dei pezzi originali.
Ci saranno nuove versioni di canzoni indimenticabili come “Michelle”, “Hey Jude”, “Yesterday” e molti altri classici dei Fab 4.
Conclude Cella: “Con il Festival, mettiamo al centro una proposta culturale con presentazioni di libri, momenti musicali e teatrali, ma soprattutto è fondamentale il coinvolgimento dei giovani studenti del Folcioni e di altre scuole del territorio.”.
SPETTACOLO “BEATLES PIANO SOLO”
EURO 10,00
GLI ALTRI EVENTI SONO AD INGRESSO LIBERO
Per prenotazioni agli eventi in programma al Mercato Austroungarico:
T. 0373 259.625 – info@laboratorioveroamore.it
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