Un miracolo, un incantesimo, un regalo questo SAKURA BLUES al Teatro San Domenico di Crema venerdì, in prima nazionale. E un onore per la nostra città ! – Compagnia di prim’ordine, piena di brio, di energia che trasmette al pubblico con magica osmosi, travolgendolo con le mille trovate fantastiche e trascinandolo in un mondo fatato del sogno, dei ricordi, delle illusionie, alla fine conclude con la consolazione nel titrovare tutto ciò che si credeva perso, ben custodito, invece, nel segreto in fondo al cuore –
In un’abbagliante scenografia ( di Mattia De Zanna) fatta di nulla, ma dove non manca niente per illuminare l’anima della pièce, ondeggia nell’aria una bicicletta rigorosamente gialla, come tutto il resto, e dondolano dei palloncini giallo limone che sembrano contrastare la legge di gravità, in tono perfetto con gli altri pochissimi oggetti in questa singolarissima performance, deliziosa fiaba, tenero sogno, grande
gioco di prestigio.
Non succede nulla, ma questo nulla riempie il palcoscenico come un evento grandioso, solenne, quasi sacro. La gestualità nuova, frizzante, indedita cattura da subito l’attenzione e attanaglia lo spettatore dal primo all’ultimo istante. Musiche (scelte tra vari autori) perfettamente aderenti ai gesti, ai movimenti, alla miriade di figure di infinita bellezza, ideate da Marisa Ragazzo con Omid Ighanì, esaltano lo spirito del lavoro che scorre fluidamente davanti ai nostri occhi incantati.
Luci sapientemente giocate e studiate per evidenziare lo spessore dell’insieme, a cura di Marisa Ragazzo e Gabriele Termine, creano un’atmosfera rarefatta ineguagliabile, dando vita a un mondo immaginario in cui ci sentiamo trasportati, dimanticando tutto il greve peso della realtà del quotidiano. Distacco, dunque, dal negativo, dall’ossessione del dovere, dal sottile mistero che avvelena l’esistenza: un trionfo della felicità, insomma, la luce solare rassicurante che riporta alla speranza e alla certezza di giungere salvi. –
Calorosi e meritatissimi applausi in fondo al difficile cammino della vita. Opera densa di significato e di presa immediata sul pubblico. – I bravi interpreti sono:Omid Ighanì, Samar Khorwash, Serena Stefani, atletica e volante visione, Claudia Taloni, Paolo Ricotta, Afshin Varjavanti, Tiziano Vecchi. Alla riuscita dello spettacolo ha contribuito anche Marta Severini con i costumi semplici, ma di grande eleganza e aderenti allo spirito della rappresentazione. –
La DaCru Company ha dato prova di seria professionalità, dimostrando di possedere una solida preparazione e ci ha deliziato con momenti altamente evocativi e magici indimenticabili. Calorosi e meritatissimi gli applausi finali e tante chiamate per tutti. Spettacolo da vedere.
Eva Mai