Questa è la storia della conferenza stampa senza la notizia. Oddio non che sia una cosa che non capita mai, ma in questo caso ha dei risvolti interessanti. Ieri sera, martedì 21 febbraio, quelli di Sel, Si, o come diavolo si chiama oggi, hanno convocato la stampa cremasca in comune. Al tavolo l’assessore Attilio Galmozzi, il consigliere comunale Emanuele Coti Zelati, un paio di anime storiche della sinistra cremasca come Anna Rozza e Adele Gramignoli e un paio di giovani Andrea Lori e Andrea Conforti (un uomo e una donna, sempre adorato usare Andrea come nome femminile) e Giorgio Galli.

Sostanzialmente in apertura Attilio Galmozzi ha detto: non abbiamo ancora un nome, non abbiamo ancora una lista ma presentiamo un appello. L’appello sono tre paragrafetti firmati da una cinquantina di nomi noti e meno noti, dopo ve li snoccioliamo. Il titolo però è sintomatico perché recita: Crema 2017 per un’alleanza di sinistra, verde e progressista. Insomma ci pare di capire che quelli di Sel, Si, o come diavolo si chiama, mentre il loro partito cambia nome e si scinde (la storia della sinistra italiana è così da Livorno nel 1921, tanto la scienza dice che puoi continuare a scindere una particella all’infinito anche se è piccolissima) scelgono di fare una lista civica e rinunciare al simbolo di partito (che intanto per ora non si capisce se c’è).

Civica di sinistra, verde e progressista con persone della società civile? Ma dove abbiamo già sentito queste parole? Ahhh sì. Stasera, mercoledì 22 febbraio i rifondaroli presentano la lista Aiello, una lista che ha come parole d’ordine: di sinistra verde e progressista. Che raccoglie persone della società civile e anime verdi, hanno imbarcato Gianemilio Ardigò.

Niente niente che a sinistra a Crema si fanno i dispettucci e confondono un po’ le acque? Così adesso ci troviamo due liste fotocopia come ideali e collocazione che come unica differenza hanno quella di sostenere o meno Stefania Bonaldi alle elezioni di primavera. La cosa è stata infatti sottolineata da Emanuele Coti Zelati che ha tenuto a dire che la loro sarà l’unica civica di sinistra all’interno della coalizione (che sottintende che Crema bene comune e le altre civiche che arriveranno non sono di sinistra, ma va beh).

Ma intanto chi ha firmato questo appello, che dice che Crema ha bisogno di un progetto che ponga al centro dell’attività amministrativa il progresso sociale, lo sviluppo sostenibile la salvaguardia dello stato sociale (massimi sistemi a manetta). Cliccate QUI vi prego, giusto per fare un altro parallelismo.

Vi riporto i  nomi così come sono riportati nel manifestino: Luca Cavallari, Claudio Geo Patrini, Attilio Galmozzi, Emanuele Coti Zelati, Amabilia Nichetti, Nino Antonaccio, Marco Dossena (si lui l’ex assessore provinciale), Roberto Ripamonti, Michela Vaccari, Giorgio Galli, Fiorella Fornaroli, Gloria Fusar Poli, Romano Demicheli, Fabio Paridi, Chiara Manfrin, Ivano Piloni, Alessia Edallo, Micaela Susca, Stefano Spoldi, Rosa Maria Messina, Giuseppina Alghiso, Simone Felice, Agostina Lapris, Benvenuto Piloni, Paolo Losco, Matteo Valdameri, Paolo Balzari, Gianpaolo Filippini, Michele Balzari, Sara Passerini, Raffaella Riboli, Nicola Cazzalini, Elisa Assandri, Fulvia Bodria, Paolo Brambini, Giorgio Mussini, Stefano Manenti, Rita Gatti, Cecilia Gipponi e Andrea Lori.

Un paio di considerazioni. Come mai mancano tra le firme quella del deputato Bordo ma anche altre storiche del partito? Scelta o saranno aggiunte? Poi ci sono un paio di nomi che avrei dato nella lista rifondarola. A sto punto stasera sono davvero curioso di vedere chi stara con rifo.

Emanuele Mandelli

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