Ben due videoservizi nella puntata di Servizio Pubblico della scorsa settimana. Oltre a quello della moschea, argomento che come sapete abbiamo cassato, anche quello su Sergnano, una terra dei fuochi del nord. Lo segnala il consigliere di minoranza nelo paese cremasco Enrico Duranti:

Volevo comunicarvi che ieri sera su Servizio pubblico di Santoro su La7 si è parlato anche della discarica di Sergnano nella puntata sulla terra dei fuochi. Su internet è presente il video. la questione ha abbastanza risonanza nazionale perchè delle discariche del nord si è citato il caso Montichiari e Sergnano. Con questo servizio televisivo la denuncia diventa nazionale e pubblica. Come Movimento 3.0 possiamo dire che dopo le frequenti segnalazioni, gli articoli di stampa, le denunce pubbliche, le televisioni, le mozioni e interrogazioni comunali spetta ora alle autorità preposte ad intervenire. non si può più far finta di nulla. sono coinvolti e responsabili tutti. Il Comune è a conoscenza della situazione, il parco anche, la regione, la provincia, le forze dell’ordine. ora il comune è costretto ad intervenire perchè esiste un reale pericolo di contaminazione, non ci sono più scusanti. non può reggere la teoria che siccome è proprietà privata…. se un qualsiasi cittadino costruisce abusivamente, giustamente le autorità intervengono nonostante la proprietà privata. lo stesso deve accadere per i siti pericolosi e con potenziale inquinante. come cittadini non possiamo più tollerare  abusi e giravolte mostruose pur di negare il problema. ricordo che tutta la questione è stata oggetto di infrazione europea 2077/2003 per cui l’italia ha ricevuto una multa da capogiro ( 40 milioni di euro forfettari e 43 milioni ogni sei mesi da fino alla bonifica dei siti). tra le carte non si capisce come la discarica sia stata bonificata dal 2007 in poi. nulla è stato fatto e le immagini in televisione l’hanno dimostrato. la situazione è pericolosa è ognuno deve assumersi le sue responsabilità. a dicembre abbiamo presentato una mozione in comune bocciata dalla maggioranza e appoggiata dall’altra minoranza dove veniva richiesto  un’immediato studio di fattibilità con il posizionamento di piezometri e monitoraggi. l’amministrazione si è contrariata e di fatti ha voltato le spalle al problema nonostante le fotografie pubbliche fatte vedere in consiglio. queste cose devono essere chiarite nel rispetto dei cittadini, della loro salute e nel rispetto del paesaggio. noi non ci fermeremo e siamo pronti ad arrivare fino alla commissione europea e alla corte di giustizia europea per chiedere come è stata bonificata la discarica! e già siamo partiti con altre iniziative.

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