Solo due mesi fa, l’associazione no-profit “Progetto CREMA” dava il via alla sua campagna di book crossing, tra l’indifferenza dei più e la curiosità di altri. “Cosa sarà? Che vorranno? Ah, ma io non compro niente, comunque” i commenti più diffusi all’inizio.
Fatto sta che questa iniziativa di incentivo alla lettura, che prevede la possibilità di lasciare e/o ritirare libri liberamente e senza pagare nulla, ha visto il rilascio di oltre settecento libri, ora in possesso di cremaschi appassionati alla lettura e precedentemente donati all’associazione da altri cremaschi, che quei libri in casa non li volevano più.
“Gettare i libri è un peccato mortale” ci ricordano i volontari dell’associazione che, dai loro banchetti, promuovono l’iniziativa che a Crema ha raccolto molte più adesioni di quante ne fossero previste, “vero però che molti non hanno più spazio o devono traslocare, o altre ragioni per non tenere più i tomi in casa” ed ecco che l’associazione arriva in loro soccorso.
Ci è stato anche riferito che l’obiettivo del book-crossing cremasco, tramite una intesa con “Le Botteghe di Crema“, sarà di avere delle zone di rilascio (dove prendere o lasciare libri) in moltissimi negozi del centro, per la comodità degli appassionati e anche nel tentativo di portare nuovi clienti a quelle attività commerciali che, puntando su questa iniziativa culturale, potranno veder entrare in negozio delle facce nuove e, possibilmente, in vena di acquisti: sì, ma non di libri… perché quelli, come avete capito, sono gratis.