In Inghilterra, alcuni spettatori si sono presentati alle proiezioni del film Cinquanta sfumature di Grigio, completamente vestiti in latex. Sempre in Gran Bretagna, i lavoratori di certe sale cinematografiche, al termine dello spettacolo, sul pavimento hanno trovato di tutto: preservativi usati, scatole di maschere, manette.
In America, in sala, qualcuno è stato pizzicato mentre era impegnato a … trombare, altri mentre si masturbavano o giocavano col vibratore. Insomma: un bel troiaio e in Italia, o meglio a Crema?
Niente di tutto questo fortunatamente, anzi, negli accoglienti saloni del Multisala Portanova, Cinquanta sfumature di … (film un po’ lentino, ma tutto sommato più che discreto), le appassionate del libro, coppie giovani e mature (alla ricerca del piacere perduto o di pepe?) e semplici curiosi della “Trilogia” che fa fashion si sono goduti il film (mediamente comunque, alla maggioranza del pubblico transitato apposta dal Portanova non è piaciuto) impegnati, o meglio concentrati nell’appassionata ricerca di trovare, nella proiezione, qualcosa di sensualpornografico, qualcosa di eccitante, qualcosa di scabroso.
Ohibò, ma alla fine, non è che quanti hanno lasciato il cinema delusi era perché in fondo, tra le righe, o meglio, tra una sfumature e l’altra, pur se indirettamente o sfumata, anziché pathos appassionato dovevano cercare amore oppure, quantomeno la capacità e l’incapacità d’amare? Mah…
Stefano Mauri