Signore,

avendo avuto la sfortuna di conoscerla, è mio dovere farle sapere che lei è un pirla. Mi rendo conto che si tratta di un giudizio tranciante e inappellabile ma, essendo stato costretto a udirla durante lo svolgimento del meeting sulle pentole a pressione, svoltosi la passata domenica a Bordighera e durante il quale ha preso la parole in qualità di relatore, ho maturato la convinzione che lei è equiparabile a una banale quanto inutile fabbrica del fracasso, inversamente proporzionale al nulla. Ritengo infatti che l’aver trascurato il principio primigenio della macchina a vapore, vale a dire l’eolipila, messo a punto da Erone d’Alessandria nel primo secolo dopo Cristo, rappresenti una gravissima lacuna per chi si millanta essere conoscitore della materia. Troppo facile parlare di “bollitori” e riempirsi la bocca con Denis Papin, Thomas Newcomen o James Watt. Il principio fondamentale, infatti, e cioè quello che permette una più rapida cottura degli alimenti, è da attribuirsi al suddetto Erone, conosciuto anche come il Vecchio.

Inoltre tengo a farle sapere che il pranzo “offerto” dalla società promotrice dell’iniziativa da lei rappresentata, interamente cucinato con le pentole a pressione della ditta Pincopallo, non reggeva assolutamente il confronto con quanto quotidianamente distribuito ai poveri dalla Mensa collettiva municipale.

In attesa di vedermi restituiti i 30 euro della “gita”, mi pregio mandarla affanculo sopra un organo di pietra.

Lettera firmata

Segue il numero di matricola Inps

Beppe Cerutti

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