Avevamo usato la copertina del 45 giri di Enzo Jannacci Vengo anch’io no tu no mica per caso. La risposta è: no. Secca. Pure motivata con leggi varie. Riassunto. Il 22 aprile c’è il tavolo tecnico di confronto per il discorso area vasta, area omogenea a cui i sindaci del cremasco non sono stati invitati. Antonio Grassi, dalle colonne di Sussurrandom, aveva sollevato il problema: “mi pare necessario che i sindaci del nostro territorio siano comunque presenti”, aveva detto.
Già ma come? Invitati o no dovrebbero andare. Semplici uditori, picchettatori, presidiatori. Insomma: lotta dura senza paura. Va beh. Tanto informamici. Il buon Agostino Alloni stamattina ha chiesto al sottosegretario Nava se era possibile in qualche modo far si che ci fosse una delegazione di sindaci. La risposta è stata no, appunto. Perché?
Vai di legge e di numeri che non si sbaglia mai: l’articolo 7 della Legge Regionale 19 del 2014, e successiva delibera attuativa 4879 del 7 marzo 2016 non lo prevedono espressamente da nessuna parte. Ma chi se ne frega, verrebbe da dire a costo di sembrare un po’ estremisti. Madonna è una situazione del tutto nuova. Chi cavolo dovrebbe decidere di noi?
Alloni, pare, abbia precisato che almeno Crema avrebbe una storia differente e che poi santo Dio, le leggi in Italia si interpretano: ad esempio calando i sindaci nella categoria “rappresentanze ulteriori di riferimento ai territori”, ma secondo Nava queste non possono essere i comuni. Va beh andremo noi.
A sto punto pare sia girato un messaggio della Bonaldi ai sindaci che definisce “la situazione paradossale e che considera MOLTO (scritto in maiuscolo che deve essere chiaro n.d.em) opportuna una nostra civile e pacifica ma puntuale presenza, meglio massiccia, come uditori”. E vai Stefania che stavolta i pecoroni ti seguono e che il capo gregge sei te.
Emanuele Mandelli