Dopo i mesi invernali finalmente torna la primavera e con la primavera l’atteso e tradizionale concerto di Primavera del Corpo bandistico di Ombriano, che quest’anno porta il titolo di “Note di primavera” e per chi ha assistito ieri sera al concerto, la sensazione di essere avvolti da quella dolce ma frizzante aria primaverile è stata sicuramente percepita. In una cornice ariosa, piena di colori e bella quale si presentava la Chiesa di Santa Maria Assunta di Ombriano toccanti sono state le parole del presidente della Banda Antonio Zaninelli, che presentando il concerto della “sua” Banda lo dedicava alla memoria del fratello Giovanni Zaninelli.

Poi è stata richiamata l’attenzione sulla collaborazione ed il sostegno che la Banda sempre offre alle associazioni benefiche del territorio cremasco ed infatti ieri sera le offerte raccolte venivano devolute alla Società Ergoterapeutica Artigianale di Crema. Dopo una semplice ma significativa presentazione delle attività svolte dall’Ergoterapeutica fatta dalla signora Savina Polonini, dopo i saluti del Parroco Don Mario Botti, il concerto ha avuto inizio. Senza dubbio già nel programma stesso si sente l’impronta del direttore Eva Patrini, pezzi vivaci, di carattere, gagliardi, nei quali tuttavia non manca un tocco di dolcezza, come nel bellissimo Valzer di Tchaikovski dalla Bella Addormentata.

Notevole poi è stato il brano espressamente scritto per banda Orient Express di Philip Sparke, annunciato dalla presentatrice come la descrizione in musica del procedere di una vecchia locomotiva; bello è stato vedere nel pubblico la meraviglia di ritrovare nell’esecuzione orchestrale i rumori tipici del treno, fischi, soffi di vapore, accelerazioni e frenate…ed il pubblico ha premiato generosamente l’esecuzione di questo brano difficile e dagli effetti speciali! Richiamo doveroso al periodo quaresimale è stata l’esecuzione dell’imponente Dies Irae di Verdi, suonato con forza e impeto: il suono deciso e squillante degli ottoni ci ha riportato alla religiosa riflessione del Giudizio finale.

Il fatto poi che questo brano sia stato ripreso nel bis di fine concerto vuole essere forse un monito musicale di cercare di essere sempre tra i “buoni”? Gustosa la scenetta che ha accompagnato l’esecuzione di Sandpaper Ballet, bello come sempre riascoltare le colonne sonore di celebri film, la calda melodia di Out of Africa, i temi de La Bella e la Bestia, i ritmi vorticosi di The Great Race. Ha chiuso il concerto Galop di Khachaturian: è stato come l’effetto di quei colpi di vento che squarciano le nuvole e permettono al sole di inondare il mondo. Il concerto si conclude così e tornando a casa ci portiamo dentro la luce e i colori delle “Note di Primavera”. Ringraziamo per questa bella serata Don Mario che ha dato la cornice, Eva Patrini che sempre disegna con maestria quadri stupendi, i musicisti che sono meravigliosi colori nelle sue mani ed il Presidente Zaninelli che ci dona il quadro e ci permette di goderne senza mai chiedere nulla se non un po’ di generosa solidarietà!

Violetta Prando

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