Precisazione per i non addetti ai lavori. Un tempo, tanto tempo fa, il corrispondente del giornale telefonava il proprio articolo all’ufficio stenografi. Suo obbligo era, soprattutto, quello di precisare la punteggiatura e i vari segni grafici che accompagnano e precisano la scrittura.
E veniamo al dunque, perché i mezzi d’informazione svolgono anche un importante ruolo culturale tramite il recupero della memoria collettiva.
Entro nel merito: sull’ascesa del nazionalsocialismo in Germania sono state scritte innumerevoli opere, una letteratura sterminata, ognuna con la propria peculiarità, con la propria angolatura, con puntualizzazioni e anche con lacune più o meno volute. Di sicuro possiamo affermare che, oggi, su quel periodo storico della prima metà del Novecento, ne sappiamo moltissimo. Forse non tutto, ma questa è un’altra storia.
La premessa è d’obbligo e ve ne spieghiamo la ragione, perché quando il capo redattore della pagina culturale, causa malattia di alcuni colleghi, chiese d’autorità al più innocente dei collaboratori (in questo caso titolare di una rubrichetta d’origami) di fare il punto sulla Storia in vista dell’anniversario Tal dei tali, al poveretto gli crollò il mondo addosso.
Chi, come, dove, quando e perché, con un’aggiunta di passaggi significativi scritti dai principali studiosi della questione. Il tutto in sedici righe: “Se ci riesci in meno meglio, così ci mettiamo anche una foto.”
Non si perse d’animo. Ecco il testo telefonato agli stenografi:
Come ebbe a scrivere lo storico William L puntato Shirer apre virgolette nel marzo del 1933 il partito nazista salì al potere virgola…..
E qui cadde la linea e rimase a terra per un bel po’ tanto che lo stenografo decise di farla a modo suo: …e quella virgola cambiò il corso della storia punto e chiude le virgolette.
Beppe Cerutti