L’Amarone in un certo senso è il vino che arriva dalla terra dell’amore, che Verona, città di Romeo e Giulietta poi del resto è in Veneto, per Eccellenza. E l’Amarone protagonista di questa rubrica è griffato Masi Agricola, vale a dire l’azienda che possiede, lavora e gestisce alcuni fra i migliori vigneti italiani. Udite, udite, fra le vigne aziendali c’è pure la più antica della Valpolicella, zona di riferimento geografica dell’Amarone, vale a dire la Possessioni Sergio Alighieri che appartengono, nientepopodimenoche, agli eredi diretti del Sommo, di … Vino, Poeta Dante.
Masi storicamente ha fatto della valorizzazione dei crus, cioè vini ottenuti con le uve di un singolo vigneto una ragion di vita. E assolutamente da questa filosofia vitivinicola arriva Mezzano, l’Amarone più pregiato della cantina veneta, Rosso sensazionale (l’iniziale maiuscola è un doveroso omaggio) prodotto solo nelle migliori annate e in quantità rigorosamente limitate. Pensate che le uve di Corvina, Rondinella, e Molinara, raccolte a cavallo tra metà settembre e ottobre, fino alla metà di febbraio dell’anno dopo vengono lasciate appassire naturalmente su graticci di bambù. Così dopo tre anni d’affinamento in grandi botti di rovere nasce un sublime, fantastico, magico capolavoro enologico. Cosa abbinare a questo Amarone? Piatti importanti a base di carne o gioie, dolori, emozioni, delusioni, sogni e speranze che la vita ci riserva. E ricordate, l’Amarone è il vino Amorevole, dell’Amore
Stefano Mauri