Il commissario Soneri, splendida invenzione letteraria giallistica del grande (troppo buono e umile, meriterebbe maggior spazio sui media nazionalpopolari e in tv) giornalista scrittore Valerio Varesi, sicuramente, in una delle sue tante cene tipicamente emiliane, beh questo affascinante Gutturnio Classico Superiore Doc della cantina sociale Vicobarone, ecco saprebbe apprezzarlo.
Ottenuto da uve Barbera e Croatina, questo superbo nettare rosso denominato Titano, accompagnato a carni stufate e saporite, paste, sughi ma pure a ravioli dell’Emilia (uno dei piatti preferiti da Soneri) funziona alla grandissima e sa incantare senza stancare. Ma provatelo pure insieme ad una bella pastasciutta al ragù, quello vero fatto come sole certe mamme sanno fare … vedrete che bomba.
Vino dal bel colore rosso rubino intenso, in bocca si presenta asciutto, vellutato e stupendamente fresco; da dove arriva il nome Gutturnio? Leggenda narra che si chiama così per via di una grande coppa d’argento, appunto il gutturnium, ritrovata sulle sponde del fiume Po, altro elemento graditissimo al poliziotto creato dal buon Valerio Varesi, vicino a Castelvetro Piacentino nel 1878 circa. E … il gutturnium, dagli antichi romani era utilizzato per bere vino. Bene, ora, se non l’avete ancora fatto leggetevi una bella storia del commissario Soneri, una qualsiasi e godetevela (non è un semplice giallo, tra le righe racconta l’Italia) bevendo un bel bicchiere di Gutturnio.
Stefano Mauri