La famiglia (letteralmente di … vina) Antinori ha praticamente sposato, fatto sua, assorbita, sin qui interpretandola in modo magistrale, la mission esclusiva di fare enologia di qualità … sempre eccellendo.

Da secoli in pratica, dalla Toscana gli Antinori quindi hanno allargato il loro raggio d’azione ad altre parti d’Italia; così in Puglia, nel 1998, i marchesi toscani hanno creato l’azienda vitivinicola Tormaresca (www.tormaresca.it), autentico gioiello dell’enologia italica caratterizzato da due siti produttivi: la Masseria Maime in pieno Salento e la (ubicata quest’ultima “porzione” vicino allo straordinario castello … Castel del Monte a Minervino Murge, nel parco nazionale dell’Alta Murgia) Tenuta Bocca di Lupo. A proposito … chissà che ne pensa di questo nome caratteristico Stefania Diedolo, sensualintrigante e bravissima scrittrice cremasca che, beh, un suo avvolgente libro lo intitolò per l’appunto… Bocca di Lupa.

Ebbene, la sussurbottiglia della settimana, vale a dire il Castel del Monte Aglianico Bocca di Lupo, Rosso Doc, indubbiamente, oltre ad appartenere alla zona geografica non salentina e caratterizzante dunque l’altro ramo pugliese della realtà Tormaresca, ecco va considerata una Bottiglia (iniziale maiuscola doveroso omaggio), ottenuta da uve Aglianico in purezza, tutta da godere, sognare, emozionare, incantare e applaudire.

Affinato tra barriques di rovere francese e ungherese per 15 mesi, il colore è rosso rubino scuro, i profumi ampi, balsamici, speziati (spezie dolci e riportanti alla liquirizia); in bocca invece, una volta sorseggiato, il Bocca di Lupo esplode con una morbidezza sorprendente, acidità decisa e tannini affascinanti. Cosa abbinare a quest’Aglianico da fiaba? Uno spezzatino saporito, una pastasciutta con ragù di carne o cinghiale, carni rosse o … provate e fate voi. Degustare (e poi applaudire) per credere!

Stefano Mauri

 

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