Giomelle nell’antica Roma significava unione di due cose. Così, Giomè, ennesimo gioiello enologico griffato dalla cantina gardesana bresciana Cà Maiol, significa essenzialmente … unire due vitigni dell’entroterra lacustre gardesano: Merlot e Cabernet Sauvignon. Queste due uve poi affinano per sei mesi in barrique (separate) controllate attraverso attente degustazioni direttamente dalla botte; metodo indispensabile questo per … determinare il punto di massima maturazione e d’espressione del vino in oggetto.

Solo allora, quindi una volta raggiunta la maturità ad hoc, i contenuti delle botti vengono uniti per creare, in modo stupendamente complementare, un assemblaggio superlativo, stupefacente e sorprendente che, appunto, dà vita al Giomè, rosso di corpo medio dai sentori equilibratissimi di legno che meriterebbe maggior attenzione. Degustare per credere!

Ergo, ottenuto da Garda Merlot e Garda Cabernet, il Benaco Bresciano Rosso Igp, senza fronzoli, artifizi e fuochi fatui, semplicemente è un vino onesto, buono, magistralmente in grado di accompagnare carni rossi in tegame o alla griglia, con la selvaggina splende, con le polpette della mamma e della nonna, magari insieme a un delizioso sughetto pomodoro e piselli, beh letteralmente è da orgasmo. Ma provatelo, senza pregiudizi e atteggiamenti altezzosi, ma con la voglia di sperimentare e provare vini lombardi che, a modo loro, in maniera autentica … esprimono quello che è il loro territorio.

Al naso il Giomè Maiolo ha sensazioni di frutti di bosco, tabacco e spezie. In bocca? Provatelo, che aspettate a … osare?  E poi dite e fate le vostra.

Stefano Mauri

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